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Cambio fornitore luce gas 24 ore: procedura più snella, i vantaggi per gli utenti
di Ilaria Macchi | 31-01-2023 | News e VarieL'ARERA è al lavoro per facilitare i clieni che risultano essere insoddisfatti del rapporto con il proprio attuale fornitore e puntano a una proposta più vantaggiosa.
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82.09 €/MESEENEL MOVE LUCE
88.31 €/MESEÈ possibile effettuare il cambio di fornitore di luce e gas nell’arco di sole 24 ore? La risposta a questa domanda potrebbe interessare tantissimi utenti, a maggior ragione chi non ha un rapporto particolarmente positivo con l’attuale gestore o ha ricevuto una o più bollette dall’importo altissimo. Fortunatamente usufruire delle proposte di un’altra compagnia è possibile, senza particolari disagi per l’intestatario. Ecco quindi qual è lo scenario attuale e cosa potrebbe accadere a breve. Novità importanti sono in arrivo.
Sommario
Cambio fornitore luce e gas oggi
Il mercato libero, misura che consente di scegliere il fornitore di luce e gas e la tariffa che meglio si adatta alle proprie esigenze è una realtà per oltre il 60% delle utenze in Italia. Salvo ulteriori proroghe (negli ultimi anni ce ne sono state diverse), il regime di libero mercato dovrebbe soppiantare definitivamente il mercato tutelato nel 2024. Se non ci si sente correttamente supportati dalla compagna con cui si è sottoscritto il contratto o ci si rende conto di avere un’offerta con condizioni poco favorevoli, correre ai ripari è possibile. L’operazione fortunatamente può avvenire senza alcun disagio da parte dell’utente: non solo senza alcun onere a carico, ma anche senza la necessità di presentare la disdetta alla società con cui si desidera chiudere ogni legame. Questo compito, infatti, sarà svolto in maniera autonoma dall’azienda a cui ci si decide di affidare.
Nessun problema nemmeno se ci si dovesse rendere conto di non avere fatto la scelta giusta. Anche in questo caso, infatti, non sono previsti vincoli da rispettare, sarà possibile farlo sempre in modo gratuito. In caso di dubbio su come procedere, ti consigliamo di leggere questo link in cui potrai capire quali siano i fattori da prendere in considerazione se sei indeciso su cosa fare.
Quanto tempo ci vuole per passare da un fornitore all’altro
Attualmente la tempistica per il passaggio ad altro fornitore prevista per le utenze non è immediata, ma tutto dipende dalla data in cui viene presentata la richiesta. Se la domanda viene fatta entro il giorno 10 del mese antecedente, il contratto con la nuova compagnia parte già il primo giorno del mese successivo.
Non sempre comunque la data di decorrenza coincide con il 1° del mese. Questo non avviene in caso di risoluzione dei contratti di dispacciamento e trasporto per inadempimento dell’utente o se viene stipulato un nuovo accordo dopo che è stato attivato il servizio di ultima istanza, previsto nel caso in cui l’intestatario sia rimasto senza alcun fornitore. Queste due situazioni sono quelle in cui si verifica quello che viene definito “switching infra-mese“, ovvero il passaggio in qualsiasi giorno del mese.
Passaggio di fornitore luce e gas in 24 ore: una soluzione in arrivo
Consapevole di come ora siano tanti gli utenti che in Italia si ritrovano in difficoltà nel pagamento delle bollette (a breve dovrebbe esserci un calo per le tariffe del gas per chi è ancora con il regime di maggior tutela), ARERA sembra essere intenzionata a modificare la procedura che è stata finora in vigore e a renderla più snella. Se questo dovesse accadere, infatti, dovrebbe essere possibile effettuare il cambio fornitore luce e gas nell’arco di solo 24 ore.
Non si tratta comunque di un’operazione che, salvo colpi di scena, scatterà in maniera immediata. L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha infatti iniziato a dialogare con l’Europa affinché questo possa esserci una riduzione graduale delle tempistiche previste per lo swithing. Il termine massimo affinché questa misura possa essere introdotta dovrebbe essere il 1° gennaio 2026.
La direttiva europea 2019/244 punta a rendere omogeneo il sistema tra tutti i Paesi appartenenti all’UE e già da ora parla chiaro. “Grazie alla maggiore diffusione delle tecnologie dell’informazione, entro il 2026, dovrebbe in genere essere possibile completare la procedura tecnica di cambio del fornitore entro 24 ore, in qualsiasi giorno lavorativo – si legge nel provvedimento -. Altri passaggi della procedura di cambio fornitore devono essere ultimati prima dell’avvio della corrispondente procedura tecnica. La durata totale della procedura di cambio del fornitore non dovrebbe superare le tre settimane a partire dalla richiesta da parte del consumatore”.
Al momento a fare da ostacolo a questa novità c’è la possibilità che il nuovo operatore possa far scattare quello che viene definito “switching con riserva“. Il nuovo operatore, infatti, può essere interessato a recepire maggiori informazioni sul passato dell’intestatario, compresi eventuali casi di morosità e rifiutare così la richiesta di passaggio presentata. Non solo, in alcuni casi si cerca di capire se l’utente abbia già modificato più volte il gestore cercando di approfittare dei vantaggi previsti da ogni compagnia.
Il ruolo dei contatori intelligenti
A facilitare questa novità c’è inoltre la presenza sempre più diffusa nelle case dei cosiddetti “smart meter“, ovvero i “contatori intelligenti“. Questo tipo di apparecchi hanno un duplice vantaggio: non solo per le società fornitrici di luce e gas, che hanno la possibilità di capire quanta materia prima deve essere erogata, ma anche per i clienti, che possono essere più consapevoli dei propri consumi. Questo riduce così notevolmente le sorprese ogni volta che ci si ritroverà la bolletta tra le mani.
Non dovrebbe comunque mai mancare un comportamento il più possibile consapevole quando ci si ritrova tra le mura di casa se si desidera risparmiare. A questo proposito, ti consigliamo di leggere questo link se desideri sapere quali sono gli errori che commettiamo, a volte senza accorgersi, e che influiscono sul conto che da pagare.
Al momento, secondo quanto riferito dall’ARERA, risultano già installati circa 26 milioni di smart meter di seconda generazione, per i quali è prevista la rilevazione e la messa a disposizione giornaliera dei dati di misura. Gli altri, invece, sono misuratori elettronici di prima generazione, che consentono la telettura della misura. In entrambi i casi quindi lo switchng infra-mese non è particolarmente problematico.
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