Filtro anti-spoofing: primi risultati positivi, ma c’è ancora molto da fare

di | 17-09-2025 | News e Varie

Il nuovo sistema di filtraggio dei call center esteri che si nascondono dietro numeri italiani ha ottenuto i primi risultati, con circa 43 milioni di telefonate bloccate. Numeri promettenti, ma c'è ancora tanto da fare.

Filtro anti-spoofing: primi risultati positivi, ma c’è ancora molto da fare
Confronta

A partire dal 19 agosto è entrato in funzione in Italia il filtro anti-spoofing. voluto fortemente dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Si tratta di un sistema pensato per bloccare le chiamate indesiderate provenienti da call center esteri che si presentano con numerazioni italiane fittizie. Si tratta di una misura attesa da tempo, soprattutto dagli utenti, tartassati quotidianamente da chiamate che mostrano numeri italiani dietro cui si nascondono attività straniere spesso poco chiare o addirittura fraudolente.

Sommario

Come funziona il filtro

Il sistema opera come un vero e proprio controllo di frontiera delle chiamate: quando una chiamata entra in Italia dall’estero, l’operatore telefonico verifica la coerenza tra i metadati di origine e il numero mostrato al destinatario (il cosiddetto CLI , Calling Line Identity, in pratica l’ID chiamante). Se la provenienza effettiva non corrisponde alla numerazione presentata – ad esempio se una chiamata arriva da un Paese straniero ma mostra un prefisso italiano – la telefonata viene bloccata prima di raggiungere il cliente.

In altre parole, la falsificazione del numero diventa inutile: se il prefisso non è compatibile con l’origine, la chiamata non riesce a superare il check e, di conseguenza, non passa. Questo consente di ridurre sensibilmente le truffe e le molestie telefoniche che sfruttano la tecnica del “numero mascherato” per aggirare la diffidenza degli utenti.

Oltre ad avere un effetto positivo per gli utenti, il filtro anti-spoofing è un indubbio vantaggio anche per i call center legali e le attività che utilizzano correttamente il telemarketing come parte della propria strategia commerciale: il ridimensionamento del fenomeno dei numeri contraffatti consente di avere un mercato più trasparente e ripulito da una grossa fetta di concorrenza fraudolenta e di attori scorretti che minano costantemente la fiducia dei consumatori.

Il piano di adozione del blocco è suddiviso in due fasi: la prima, già avviata il 19 agosto, riguarda gli ID chiamanti che mostrano un numero fisso, la seconda, prevista per il 19 novembre, estenderà i controlli anche alle numerazioni mobili.

Numeri positivi nelle prime settimane

A poche settimane dall’attivazione, i risultati hanno già mostrato un impatto significativo, quantomeno sulla carta: secondo i dati diffusi dal’AGCOM su un comunicato ufficiale diramato qualche giorno fa, nelle prime settimane di funzionamento il sistema ha bloccato circa 43 milioni di telefonate sospette, con una media di oltre un milione di chiamate al giorno. Circa il 5–6% del totale delle chiamate ricevute nel Paese riguarda proprio numeri fissi mascherati da linee italiane, con picchi molto più elevati in alcuni periodi o per certi operatori.

Va però considerato che il periodo di osservazione coincide con le settimane di agosto e con il periodo più “vacanziero”, quindi c’è da considerare anche una fisiologica riduzione delle attività e, di conseguenza, un minor traffico telefonico. Sarà quindi importante attendere i dati anche nei mesi successivi per avere un quadro più chiaro degli effetti del nuovo sistema di blocco (compresa l’estensione del blocco anche per le linee mobili).

I limiti del filtro

Pur avendo ottenuto dei buoni risultati, c’è ancora tanto da fare e il solo filtro anti-spoofing non consente una protezione definitiva al problema. Come qualsiasi strumento, ha dei limiti intrinseci, ad esempio:

  • i call center colpiti in un primo momento dal blocco potrebbero spostarsi su CLI mobili italiani o numerazioni estere “terze”. Anche per questo l’estensione del filtro ai numeri mobili e i controlli sul roaming saranno cruciali per permette di potenziare l’effetto del sistema;
  • il filtro non elimina tutte le chiamate indesiderate, ma riduce un vettore chiave dello spoofing; l’efficacia dipenderà anche dall’aggiornamento continuo delle regole e dal coordinamento tra operatori;
  • inoltre, come lo stesso comunicato dell’AGCOM specifica, è assolutamente necessaria una comunicazione continua a consumatori, associazioni e organi di stampa per informare sia sul sistema stesso di filtraggio, ma anche sull’evoluzione delle tecniche fraudolente, sempre più invasive e raffinate, grazie anche all’utilizzo dell’AI.

Anche le associazioni dei consumatori hanno accolto positivamente l’introduzione del filtro anti-spoofing e i primi risultati ottenuti, riconoscendo i benefici per gli utenti e per le imprese che operano correttamente nel settore del telemarketing. Tuttavia, alcuni esprimono perplessità sulla reale efficacia della misura, temendo che possa essere facilmente aggirata.

Come possono proteggersi gli utenti

Insomma, nonostante i dati promettenti, resta fondamentale la prudenza individuale. Gli utenti, infatti, possono già adottare delle misure per proteggersi dai call center truffaldini, seguendo alcune buone pratiche:

  • non comunicare mai dati personali o bancari al telefono;
  • diffidare da offerte poco chiare o descritte come “troppo belle per essere vere”;
  • chiedere sempre conferme o documentazioni prima di procedere ad attivazioni o fornire informazioni;
  • non richiamare numeri sospetti o sconosciuti presenti sul registro delle chiamate perse;
  • segnalare chiamate sospette al proprio operatore o alle autorità competenti.

Insomma, filtro anti-spoofing ha già dimostrato la sua utilità, bloccando milioni di telefonate fraudolente in poche settimane. Con l’estensione ai numeri mobili prevista per il 19 novembre, il sistema dovrebbe rivalarsi ancora più incisivo. Tuttavia, non potrà eliminare del tutto le chiamate moleste: servirà una vigilanza costante, l’aggiornamento delle regole e soprattutto la consapevolezza degli utenti.

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