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Fine mercato tutelato gas: nuova proroga decisa dal governo, cosa cambia per gli utenti
di Ilaria Macchi | 14-11-2022 | News e Varie, News Gas e LuceIl governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso nel Decreto Aiuti Quater una nuova proroga per la fine del mercato tutelato gas, che sarà in vigore almeno fino alla fine del 2023.

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153.03 €/Ancora una volta ci troviamo a registrare l’ennesimo rinvio per la fine del mercato tutelato, una delle prime misure approvate dal neo governo approvato da Giorgia Meloni, che si augura in questo modo di poter aiutare i cittadini a poter fare una scelta più consapevole per le proprie utenze di casa. Questa avrebbe dovuto scattare già a gennaio 2023, ma così non sarà: salvo ulteriori proroghe (e negli ultimi anni ce ne sono state diverse), il mercato libero sarà attivo in via definitiva a partire da gennaio 2024. Chi lo desidera, se non dovesse averlo già fatto, può comunque approfittarne ora e scegliere così liberamente quali siano il fornitore e la tariffa che preferisce sulla base delle proprie esigenze di consumo.
Sommario
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Fine mercato tutelato: arriva un’altra proroga
La fine del mercato tutelato per luce e gas avrebbe dovuto essere ormai imminente e scattare a partire da gennaio 2023, ma così non sarà. Il governo che si è da poco insediato ha infatti deciso di seguire i suoi predecessori e ha deciso di rinviare ulteriormente la fine mercato tutelato, che avrebbe dovuto avvenire alla conclusione del 2022. Chi si trova ancora con il regime di maggior tutela potrà così mantenere la sua fornitura senza alcuna variazione e senza alcun rischio di andare incontro a un’eventuale interruzione dal servizio, aspetto che non può che fare paura a molti per i disagi che questo potrebbe comportare. È però bene precisare una cosa in modo tale che tutti i cittadini sappiano a cosa stanno andando incontro: la decisione, inserita all’interno del Decreto Aiuti Quater, riguarda la fine del mercato maggior tutela gas, che diventa così allineata con la scadenza fissata anche per il mercato elettrico, dove la fine delle tutele di prezzo per gli utenti domestici è fissata al 10 gennaio 2024. Non può che essere naturale farsi una domanda per capire quali possano essere le conseguenze di questo provvedimento. Le utenze domestiche che sono già passate in regime di mercato libero, cosa possibile ormai da tempo, potranno andare avanti senza dover prendere alcuna decisione per la propria fornitura. Nel loro caso resta comunque possibile, in caso di insoddisfazione, valutare il passaggio a un altro fornitore (e quindi a un’altra tariffa) senza alcun onere a proprio carico, aspetto tutt’altro che irrilevante. A questo proposito, potrebbe esserti utile leggere il link qui di seguito per capire quali sono gli aspetti da prendere in considerazione per chi sta pensando di cambiare gestire e non sbagliare la scelta. Ogni perplessità a riguardo potrà quindi essere risolta. Le opzioni a disposizione della clientela non sono però finite qui. Gli utenti che sono già con il mercato libero potrebbero, se lo desiderano, anche tornare al servizio di tutela in ogni momento e sempre in modo gratuito. Tornare sui propri passi in attesa di trovare una tariffa che possa risultare convincente resta infatti sempre possibile. Chi si trova o decide di tornare con il regime di maggior tutela deve tenere presente che le condizioni economiche e contrattuali a cui si deve sottostare vengono decise periodicamente dall’Autorità. Recentemente tutti sono venuti a conoscenza, tramite opportuna comunicazione, della meccanismo di aggiornamento della bolletta gas, non più su base trimestrale ma mensile. Inevitabilmente, questo può comportare il rischio di non avere certezze sull’importo che ci si ritroverà poi da pagare in bolletta. Una situazione che non si verifica invece per chi ha già effettuato il passaggio al mercato libero: in questo caso, infatti, ogni tipo di tariffa prevede un costo fisso per la materia prima per 12 o 24 mesi. In prossimità di questa scadenza, ogni azienda si impegna comunque a comunicare in anticipo eventuali modifiche per lasciare libertà di scelta sulla possibilità di passare a un’altra compagnia se non ci si dovesse ritenere soddisfatti. In quest’ultimo caso non sarà necessario nemmeno comunicare la volontà di dare disdetta, ma anzi sarà la società a cui si deciderà di affidarsi a occuparsi di ogni aspetto. Non è comunque un male adottare un comportamento il più possibile consapevole quando ci si trova tra le mura domestiche: se non lo sai, ti consigliamo di leggere questo articolo per capire quali sono gli errori che spesso commettiamo, anche inconsapevolmente, e che finiscono per incidere sull’importo che dovremo pagare.
Mercato tutelato proroga 2024: una scelta a beneficio degli utenti
L’idea alla base della decisione del governo non è certamente quella di tirarsi indietro di fronte a una mossa che era ormai prossima, ma di dare maggiore libertà di azione ai cittadini. ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) aveva infatti inviato una richiesta specifica all’esecutivo con l’obiettivo di allineare la situazione per i due mercati, gas ed energia elettrica. Si pensava così di facilitare le famiglie che ancora erano indecise su come muoversi per entrambi i servizi presenti in casa. Questo era il motivo manifestato anche dalle associazioni che operano in tutela dei consumatori, che ritenevano che questa potesse essere il comportamento più corretto in un’ottica di trasparenza. E muoversi in questa direzione in un periodo come questo in cui gli aumenti non sembrano arrestarsi era più che mai fondamentale.
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