Incentivi auto e moto 2023: le novità

di | 24-12-2022 | News e Varie, News Noleggio

Dal 1° gennaio 2023 si riparte con gli incentivi. Ecco le fasce, gli importi e tutto quello che c'è da sapere in merito

Incentivi auto e moto 2023: le novità
Confronta

Il Governo sa bene che stiamo affrontando un periodi di crisi. È per questo che cerca di fare il possibile per aiutare i cittadini. Per il mercato dell’automotive, visto anche il mancato rifinanziamento dell’Ecobonus nella Legge Finanziaria 2022, si è deciso di rimettere in atto gli incentivi. Così, all’interno del cosiddetto decreto Bollette, approvato dal Consiglio dei Ministri del precedente Governo Draghi, si è ripartiti per l’anno in corso. Il primo bonus, e ci riferiamo alla fascia 61-135 g/km di CO2, è andato praticamente esaurito dopo pochissimo tempo. Questo però, a gennaio 2023 ritornerà. Del resto, i fondi erogati, limitati a soli 150 milioni di euro, non sono bastati a “coprire” tutto. Vediamo però come procede e come sarà la situazione incentivi auto e moto 2023.

Sommario

Approfondimenti:

2023: si riparte

Il 2022 è ormai finito, ed è per questo che è giusto guardare al 2023, se non addirittura anche al 2024. I bonus sono stati rifinanziati, e parliamo di un importo di 615 milioni di euro l’anno, fino al 2024. Naturalmente, non gridate vittoria, poiché questo nuovo Ecobonus, è un fondo che possiamo praticamente dire che sia destinato in toto alle auto 100% green, ovvero, elettriche. Il fondo è così suddiviso: 230 milioni di euro per il 2023, e 245 milioni euro per il 2024. Quanto alle plug-in fino a 60 g/km di CO2, per il 2022 si parlava di 225 milioni euro di copertura, che salgono a 235 milioni di euro per il 2023. Per il 2024, altra “salita”, con un importo pari a 245 milioni di euro.

Incentivi 2023: cosa c’è da sapere ed i limiti

Naturalmente il Governo ha previsto dei limiti, tant’è che per accedere agli incentivi 2023, è prevista la rottamazione obbligatoria. Parliamo però solo per l’acquisto di auto termiche, con il riferimento nella fascia 61-135 g/km di CO2. Risulta invece essere facoltativa, qualora si decida di acquistare una automobile elettrica o un’auto ibrida plug-in. Naturalmente, per far “passare” l’incentivo, la nostra automobile dovrà essere nuova. L’immatricolazione poi, dovrà avvenire entro 270 giorni dalla firma del contratto. Ai più attenti, non sarà sfuggito un allungamento dei giorni. Nella prima stesura il limite era infatti di appena 180 giorni, ma visto il Covid e la crisi, con le conseguenti mancanze di materie prime e ritardi nella costruzione, ci si è accorti che il limite era troppo basso.

Come accennato in apertura, il fondo relativo alla fascia 61-135 g/km di CO2, è terminato già a giugno 2022. Tanti gli automobilisti che hanno deciso di aspettare qualche mese, per riavere a disposizione il fondo nel 2023. Naturalmente, questa fascia, è quella più richiesta, al contrario delle auto elettriche e ibride plug-in. Lo Stato, per favorire e spingere quest’ultima categoria, ha pensato di rimodulare l’incentivo (fascia 0-20 e 21-60 g/km di CO2) aumentando quindi il contributo a coloro che hanno un reddito sotto i 30.000 euro. Come vedremo più avanti poi, ulteriori 35 milioni di Ecobonus sono destinati a ciclomotori e motocicli elettrici.

Quando partono gli incentivi auto 2023?

Gli incentivi auto 2023, quando partono? Segnatevi la data, partono ufficialmente il 1° gennaio 2023. Va però detto che per l’effettiva erogazione, toccherà attendere il decreto attuativo del MISE. Su questo decreto, saranno illustrate le procedure di applicazione del bonus statale, così da non commettere errori, e cercare di ottenerli.

Come funzionano gli incentivi auto 2023-2024?

Una domanda più che lecita, è quella sul funzionamento degli incentivi auto 2023. Iniziamo dall’importo, cifra che parte da un minimo di 2.000 euro, fino ad un massimo di 5.000 euro. Chiaramente il Governo ha suddiviso in fasce la cosa. Iniziamo dalle auto di “maggior valore” a livello di incentivo, ovvero le auto elettriche che rientrano nella fascia 0-20 g/km di CO2: l’importo a disposizione dell’utente, è stimato in 5.000 euro con la rottamazione, cifra che scende a 3.000 euro senza un altra automobile da rottamare. Se però chi richiede l’accesso al bonus ha un reddito inferiore ad euro 30.000 le cifre aumentano. Si passa infatti da 3.000 a 4.500 euro senza rottamazione e da 5.000 a 7.500 euro per chi rotta un’auto pre Euro 5.

Salendo di categoria, troviamo le automobili plug-in della fascia 21-60 g/km di CO2. Per loro, il contributo del Governo è di 4.000 euro in caso di rottamazione, e di 2.000 euro senza. Anche qui, chi ha un reddito inferiore ai 30.000 euro, il bonus sale: 3.000 euro senza rottamazione e 6.000 euro con. Chiudiamo infine con l’acquisto di auto termiche ibride, mild-hybrid, benzina e diesel della fascia 61-135 g/km. Nel 2023 e 2024, il contributo è piuttosto bassino, poiché si parla di appena 2.000 euro, e se ne ha diritto solo con la rottamazione di una auto pre Euro 5.

Interessante il fatto che vi è la possibilità di accedere agli ecoincentivi anche per le società di noleggio a lungo termine e le flotte aziendali.  Non solo persone fisiche. Attenzione però al vincolo per le persone fisiche. Queste sono vincolate alla proprietà del veicolo da rottamare, da almeno 12 mesi. Volendo, è possibile anche in caso di leasing finanziario, accedere al bonus senza problemi.

Incentivi auto 2023: il tetto del prezzo

Il Governo ha poi posto un limite massimo di spesa, facendo riferimento al prezzo di listino, accessori inclusi. Qual è il tetto massimo per accedere all’incentivo? L’importo massimo, senza di IVA, IPT e messa su strada, è stimato in 35.000 euro nelle fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km di CO2. Per fare un calcolo con l’IVA compresa, si parla di un importo di 42.700 euro. Si sale invece a 45.000 euro nella fascia 21-60 g/km di CO2. L’importo con l’IVA, è di 54.900 euro. Fa un po’ “sorridere” il fatto che questo limite di prezzo, escluda diverse automobili elettriche, che superano l’importo stabilito dal bonus del Governo.

270 i giorni limite dalla firma

Purtroppo, la cosa non è ancora finita, poiché non vi è solo il prezzo limite, ma anche i giorni. Di cosa parliamo? Dei giorni che vanno a separare il contratto di acquisto, dall’immatricolazione della vostra nuova auto. Il Governo ha infatti stabilito un limite di 270 giorni. Va detto, un ulteriore aiuto, dato che prima era di 180 giorni il limite.

Incentivi ciclomotori e motocicli 2023

Il Governo ha pensato poi di estendere gli incentivi anche a ciclomotori e motocicli. Purtroppo, questi devono essere elettrici o ibridi. Parliamo dunque delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7. Per loro, l’incentivo è stabilito in un 30% del prezzo di acquisto. Anche qui, abbiamo un tetto massimo, stabilito in massimo 3.000 euro. Si può per passare al 40%, fino a 4 mila euro se si rottama una moto tra Euro 0 ed Euro 3.

Volendo, per i ciclomotori ed i motocicli con motore termico (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), è previsto un bonus statale. Questo viene erogato via sconto del venditore del 5%, e con un contributo del 40% del prezzo d’acquisto fino a 2.500 euro, a patto di rottamare un vecchio mezzo.

Incentivi auto: la durata

Ma quanto durano questi incentivi? Attualmente in vigore, sono validi fino al 31 dicembre 2024. Naturalmente in caso di esaurimento dei fondi, i contributi statali si interrompono automaticamente. Come per le due ruote, anche la rottamazione di un’auto, richiede un veicolo immatricolato da almeno dieci anni ed intestato da almeno 12 mesi all’acquirente di quello nuovo o a un suo familiare convivente (fa fede lo stato di famiglia).

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