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Mix energetico italiano: le fonti che utilizziamo per produrre energia
di Fabrizio Comerci | 21-08-2020 | News e Varie, News Gas e LuceQuali fonti utilizziamo per produrre energia? Ecco i dati secondo Arera
Trend Casa Luce
68.03 €/MESEA2A Start Luce
56.46 €/MESEEdison Dynamic Plus Luce
60.13 €/MESEIREN PREZZO FISSO ULTRA LUCE VERDE
61.90 €/MESEIREN PREZZO FISSO EXTRA SMALL LUMINEA LUCE VERDE
64.63 €/MESEFORMIDABILE LUCE CLIMA
65.60 €/MESESmart Casa Luce
66.85 €/MESEIREN GIGA LUCE VERDE VARIABILE
67.59 €/MESEFORMIDABILE LUCE FOTOVOLTAICO
67.75 €/MESEA2A Click Luce
69.38 €/MESESmart Casa+ Luce
69.60 €/MESEIREN STAY LUCE VERDE PREZZO FISSO CONNETTIVITA'
70.42 €/MESEFixa Time
70.57 €/MESEEdison World Luce
72.21 €/MESEIREN PREZZO FISSO LUCE VERDE WEB
74.21 €/MESEIREN 10 PER TRE LUCE VARIABILE
74.85 €/MESESEMPRE CON TE
75.60 €/MESESCELTA FIX LUCE
78.50 €/MESESEV IREN REVOLUTION PREZZO FISSO LUCE
80.16 €/MESEENERGIA PURA MOVE
81.54 €/MESEIREN PREZZO FISSO LUCE VERDE REVOLUTION
82.42 €/MESEENEL FLEX
153.03 €/MESEI consumatori più sensibili ai temi green si saranno chiesti come viene prodotta l’energia che consumano. Oramai la totalità dei fornitori di energia elettrica offre, a varie condizioni, energia verde. Vale a dire: energia prodotta da fonti rinnovabili. Qual è, però, la percentuale di energia prodotta in Italia che deriva da questo tipo di fonti? Qual è il mix energetico italiano? Quali sono i produttori più orientati alle fonti a basso impatto ambientale?
Il fabbisogno energetico nazionale
Prima di andare ad analizzare le fonti energetiche del prodotto italiano, vediamo quanto questo riesce a coprire il fabbisogno interno.
Secondo i dati pubblicati dalla relazione annuale dell’Arera, nel 2019 la domanda elettrica in Italia è risultata in diminuzione dell’1%: il risultato di un bilancio che vede una contrazione del fabbisogno del settore agricolo e industriale, controbilanciato da un aumento del consumo domestico.
La domanda interna di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’88% dalla produzione nazionale, il restante 12% è stato coperto dallo scambio con l’estero.
L’energia così approvvigionata, al netto delle perdite di rete, è andata a soddisfare i quattro macro-settori che contribuiscono al fabbisogno energetico nazionale: l’agricolo, l’industriale, il terziario e il domestico. Come è possibile vedere nel grafico qui sotto, il settore domestico ha inciso per il 21,8% sul fabbisogno nazionale del 2019, con una crescita di circa l’1% rispetto all’anno precedente.
Il mix energetico della produzione lorda italiana
Nel 2019 si è registrato un aumento della produzione nazionale di energia dell’1,7% rispetto al 2018. I dati provvisori relativi al 2019 di Terna mettono in luce un incremento maggiore per ciò che riguarda la produzione da fonti combustibili. Il mix energetico italiano per la produzione interna è ancora dominato dalla produzione termoelettrica per circa il 60%, mentre il restante 40% è coperto dalle fonti rinnovabili.
Tipo di fonte | Mix 2019 |
---|---|
Produzione termoelettrica | 60% |
Produzione rinnovabili | 40% |
Il trend dei volumi di energia elettrica prodotta a livello nazionale da fonti combustibili ha visto, nel 2019 un aumento moderato, accompagnato da un leggero incremento anche dei volumi prodotti da fonti rinnovabili. Un incremento produttivo che ha permesso di coprire maggiormente il fabbisogno energetico con la produzione interna.
Andando ad analizzare più a fondo la porzione di mix energetico che riguarda le rinnovabili, è possibile scoprire quali sono le fonti più utilizzate per la produzione nazionale.
Tipo di fonte rinnovabile | Mix 2019 |
---|---|
Idroelettrico | 39,86% |
Eolico | 17,63% |
Fotovoltaico | 20,63% |
Geotermico | 5,25% |
Biomassa e rifiuti | 16,63% |
Il 2019 ha visto una contrazione della produzione da fonte idroelettrica (-6,20%), mentre si è registrato un netto incremento della produzione da eolico (+14,30%) e uno più moderato da fotovoltaico (+4,60%).
Produzione nazionale lorda: il contributo dei maggiori gruppi
Chi ha contribuito maggiormente alla produzione dei volumi necessari a soddisfare in parte il fabbisogno energetico interno e in parte a controbilanciare l’import di energia? Il primo produttore è l’ex monopolista nazionale: Enel, che contribuisce al prodotto interno per il 17%. Una quota in calo rispetto al 2018 di 2,5 punti percentuali. Seppure a notevole distanza, al secondo e terzo posto, rispettivamente, troviamo Eni (9,1%) ed Edison (7,9%).
Società produttrice di energia | Quota 2019 |
---|---|
Enel | 17% |
Eni | 9,1% |
Edison | 7,6% |
A2A | 6,3% |
EPH | 5,2% |
Iren | 3,4% |
Sorgenia | 2,7% |
Engie | 2,5% |
Erg | 2,1% |
Axpo Group | 2,1% |
Tirreno Power | 1,8% |
Saras | 1,6% |
Altri produttori | 38,7% |
Il contributo dei principali produttori al mix energetico nazionale delle rinnovabili
La tabella riportata di seguito mostra il contributo dei singoli Gruppi produttori al mix energetico nazionale delle fonti rinnovabili.
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