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Mix energetico italiano: le fonti che utilizziamo per produrre energia
di Fabrizio Comerci | 21-08-2020 | News e Varie, News Gas e LuceQuali fonti utilizziamo per produrre energia? Ecco i dati secondo Arera

Trend Casa Luce
83.68 €/Luce Flex
73.94 €/Free Luce Casa
78.73 €/Smart Casa Luce
80.07 €/IREN PREZZO FISSO LUCE VERDE WEB
81.95 €/E-LIGHT
84.53 €/Edison World Luce
84.71 €/A2A Click Luce
85.85 €/SEV IREN PREZZO FISSO LUCE
87.30 €/Luce Easy Flex Web
88.35 €/Acea Insieme
88.49 €/SCELTA PROTETTA FIX LUCE
90.67 €/IREN PREZZO FISSO LUCE VERDE REVOLUTION
91.41 €/ENERGIA PURA PROTEZIONE LUCE 360
104.58 €/IREN REVOLUTION LUCE VERDE VARIABILE 2023
126.89 €/ENEL FLEX
153.03 €/I consumatori più sensibili ai temi green si saranno chiesti come viene prodotta l’energia che consumano. Oramai la totalità dei fornitori di energia elettrica offre, a varie condizioni, energia verde. Vale a dire: energia prodotta da fonti rinnovabili. Qual è, però, la percentuale di energia prodotta in Italia che deriva da questo tipo di fonti? Qual è il mix energetico italiano? Quali sono i produttori più orientati alle fonti a basso impatto ambientale?
Il fabbisogno energetico nazionale
Prima di andare ad analizzare le fonti energetiche del prodotto italiano, vediamo quanto questo riesce a coprire il fabbisogno interno.
Secondo i dati pubblicati dalla relazione annuale dell’Arera, nel 2019 la domanda elettrica in Italia è risultata in diminuzione dell’1%: il risultato di un bilancio che vede una contrazione del fabbisogno del settore agricolo e industriale, controbilanciato da un aumento del consumo domestico.
La domanda interna di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’88% dalla produzione nazionale, il restante 12% è stato coperto dallo scambio con l’estero.

Fonte dati: Arera, Relazione annuale – Stato dei servizi 2019
L’energia così approvvigionata, al netto delle perdite di rete, è andata a soddisfare i quattro macro-settori che contribuiscono al fabbisogno energetico nazionale: l’agricolo, l’industriale, il terziario e il domestico. Come è possibile vedere nel grafico qui sotto, il settore domestico ha inciso per il 21,8% sul fabbisogno nazionale del 2019, con una crescita di circa l’1% rispetto all’anno precedente.

Fonte dati: Arera, Relazione annuale – Stato dei servizi 2019
Il mix energetico della produzione lorda italiana
Nel 2019 si è registrato un aumento della produzione nazionale di energia dell’1,7% rispetto al 2018. I dati provvisori relativi al 2019 di Terna mettono in luce un incremento maggiore per ciò che riguarda la produzione da fonti combustibili. Il mix energetico italiano per la produzione interna è ancora dominato dalla produzione termoelettrica per circa il 60%, mentre il restante 40% è coperto dalle fonti rinnovabili.
Tipo di fonte | Mix 2019 |
---|---|
Produzione termoelettrica | 60% |
Produzione rinnovabili | 40% |
Il trend dei volumi di energia elettrica prodotta a livello nazionale da fonti combustibili ha visto, nel 2019 un aumento moderato, accompagnato da un leggero incremento anche dei volumi prodotti da fonti rinnovabili. Un incremento produttivo che ha permesso di coprire maggiormente il fabbisogno energetico con la produzione interna.
Andando ad analizzare più a fondo la porzione di mix energetico che riguarda le rinnovabili, è possibile scoprire quali sono le fonti più utilizzate per la produzione nazionale.
Tipo di fonte rinnovabile | Mix 2019 |
---|---|
Idroelettrico | 39,86% |
Eolico | 17,63% |
Fotovoltaico | 20,63% |
Geotermico | 5,25% |
Biomassa e rifiuti | 16,63% |
Il 2019 ha visto una contrazione della produzione da fonte idroelettrica (-6,20%), mentre si è registrato un netto incremento della produzione da eolico (+14,30%) e uno più moderato da fotovoltaico (+4,60%).
Produzione nazionale lorda: il contributo dei maggiori gruppi
Chi ha contribuito maggiormente alla produzione dei volumi necessari a soddisfare in parte il fabbisogno energetico interno e in parte a controbilanciare l’import di energia? Il primo produttore è l’ex monopolista nazionale: Enel, che contribuisce al prodotto interno per il 17%. Una quota in calo rispetto al 2018 di 2,5 punti percentuali. Seppure a notevole distanza, al secondo e terzo posto, rispettivamente, troviamo Eni (9,1%) ed Edison (7,9%).
Società produttrice di energia | Quota 2019 |
---|---|
Enel | 17% |
Eni | 9,1% |
Edison | 7,6% |
A2A | 6,3% |
EPH | 5,2% |
Iren | 3,4% |
Sorgenia | 2,7% |
Engie | 2,5% |
Erg | 2,1% |
Axpo Group | 2,1% |
Tirreno Power | 1,8% |
Saras | 1,6% |
Altri produttori | 38,7% |
Il contributo dei principali produttori al mix energetico nazionale delle rinnovabili
La tabella riportata di seguito mostra il contributo dei singoli Gruppi produttori al mix energetico nazionale delle fonti rinnovabili.
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