Etichetta energetica: cos’è, normativa e come leggerla

di | 21-05-2020 | Leggi Norme Regole, News Gas e Luce

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Etichetta energetica: cos’è, normativa e come leggerla
Confronta

L’etichetta energetica è un elemento che spesso tende a essere trascurato, ma che è di particolare importanza proprio perché presente ormai da diversi anni su ogni elettrodomestico (frigorigeri, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, lavasciugatrici, lampade a uso domestico, forni elettrici e condizionatori). Qui devono essere presenti tutte le informazioni relative al consumo dell’apparecchio: riuscire a saperla leggere può quindi essere determinante per scegliere al meglio e non ritrovarsi poi a dover gestire salassi indesiderati nella bolletta elettrica (clicca qui per sapere quali sono gli errori che troppo spesso commettiamo e che non ci permettono di risparmiare).

Sommario

Etichetta energetica – Dove si trova e perché è importante

Gli elettrodomestici possono certamente semplificare notevolmente la nostra attività quotidiana in casa, ma diventa fondamentale sceglierli con cura se non ci si vorrà ritrovare con un costo eccessivo in bolletta. Questo obiettivo può essere facilmente risolto osservando la classe di efficienza energetica, elemento che spiega in maniera chiara quanto l’utilizzo del dispositivo possa avere influenza sui disturbi di energia. Questo elemento, oltre ad altre caratteristiche essenziali del prodotto, vengono riportate sull’etichetta energetica, documento in cui vengono riportate dotazioni e consumi di energia di ciascun modello e reso obbligatorio in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

Chi sta effettuando un acquisto non dovrà essere guidato solamente dal prezzo, che resta certamente un fattore importante quando si è indeciso tra più modelli di uno stesso apparecchio. Ma avrà inoltre la facoltà di capire meglio quali siano le differenze che intercorrono tra un dispositivo e l’altro in termini di consumo di energia. A volte, infatti, può valere la pena spendere qualcosa in più, ma avere la garanzia di poter ottenere un risparmio sul lungo periodo in bolletta. E il ragionamento può essere valido anche quando si sta utilizzando ormai da tempo un elettrodomestico e ci si rende conto di dover sostenere una spesa per poterlo riparare; sostituirlo con uno più efficiente e di produzione più recente potrà portare a benefici visibili in bolletta (clicca qui per ricevere consigli utili su come abbassare gli importi della bolletta della luce).

Il gestore del punto vendita dovrà perciò avere cura di esporre l’etichetta energetica davanti o sopra i device, in modo tale da renderla ben visibile ai clienti. Non sono previste deroghe nemmeno se questi vengono mantenuti imballati.

Anche i commercianti che mettono a disposizione la propria merce online so chi vende per corrispondenza ono tenuti a rispettare la normativa in vigore. In questo caso dovranno essere indicate le informazioni relative alle prestazioni energetiche e funzionali del prodotto nel catalogo di offerta destinato al pubblico.

Le caratteristiche essenziali

Per capire bene l’importanza dell’etichetta energetica è però fondamentale conoscerne le caratteristiche e saperla leggere al meglio. Questa in genere ha sfondo bianco e la presenza del logo dell’Unione Europea, che si è fatta portavoce del suo utilizzo. Qui troviamo inoltre una serie di frecce colorate con lunghezza crescente e posizionate a sinistra, che possono essere verde, giallo, arancio e rosso (non a caso gli stessi colori di un semaforo). Più verde ci sarà più il cliente potrà stare tranquillo sull’efficienza del prodotto.

Si riesce così a paragonare il livello di consumi garantiti dall’apparecchio con le classi di efficienza energetica.

Le variazioni nel corso degli anni non sono mancate, ma resta invariata la presenza di:

  • Sette frecce di lunghezza crescente e colore diverso, ognuna delle quali deve essere collegata alla lettera di efficienza energetica.
  • Un’informazione specifica relativa al consumo annuo di energia elettrica, espresso in kWh.
  • L’azienda produttrice, il marchio e il modello del device.

Prestare particolare attenzione a questo aspetto può essere davvero importante. Nel caso in cui si optasse infatti per un dispositivo con un’alta classe energetica ma non si usassero strumenti importanti quali termostato e valvole termostatiche (fondamentali per fare in modo che il riscaldamento non entri in funzione quando non è necessario), sarebbe praticamente inutile se si vogliono ridurre i consumi di energia.

Riuscire a sfruttare device che riescono a combinare queste caratteristiche (e i dubbi possono essere chiariti proprio attraverso l’etichetta energetica) può essere quindi determinante.

Etichetta energetica – Le novità in arrivo dal 2021

Siamo ormai vicini alla metà dell’anno e diventa quindi importante tenere a mente il cambiamento importante che diventerà effettivo a partire dal 2021 nelle caratteristiche dell’etichetta energetica. Questa, infatti, a partire dal 1° marzo dovrà essere obbligatoria sia negozi fisici sia online per lavastoviglie, frigoriferi, lavatrici e asciugatrici, display elettronici (quindi anche per i televisori) e apparecchi di refrigerazione. La modifica è stata decisa dalla Commissione Europea e volta a tutelare gli interessi dei consumatori, che potranno così godere di maggiore trasparenza nel momento in cui si trovano a valutare quale sia il prodotto più adatto per le proprie esigenze.

Tra pochi mesi saranno però proprio le caratteristiche dell’etichetta a dover avere una conformazione differente proprio per evitare equivoci e rendere tutto più chiaro anche per gli utenti meno esperti. Non si utilizzerà infatti più la scala che vediamo attualmente che va dalla A+++ (massima efficienza) alla G (efficienza più bassa). L’unica che potrà essere utilizzata andrà semplicemente dalla A alla G.

Ma non è finita qui. Sulle etichette dovrà inoltre essere presente anche un codice QR, che potrà essere scannerizzato con il proprio smartphone per poter rilevare informazioni aggiuntive non commerciali legate al prodotto. Il tipo di dati che dovrà essere indicato potrà variare a seconda dell’oggetto proprio per soddisfare il più possibile i bisogni di ognuno. Particolarmente utile potranno poi essere altri aspetti legati alla sostenibilità, obiettivo a cui guardano ormai tutte le aziende del settore. Si potrà così capire se lo strumento tanto desiderato sia in grado di garantire un basso impatto nei confronti dell’ambiente.

In alcuni casi dovrà inoltre essere presente anche “un’icona smart”, che servirà a distinguere quali sono gli elettrodomestici intelligenti, in grado quindi di entrare in funzione quando il consumo di energia è più basso.

A trarre vantaggio della nuova normativa sull’etichetta energetica saranno proprio gli utilizzatori. Le stime effettuate dalla Commissione Europea lasciano ipotizzare un risparmio pari a 15 euro l’anno proprio per la maggiore consapevolezza che ognuno potrà avere.

Occhio alle informazioni indicate

È ovviamente fondamentale che le indicazioni presenti all’interno dell’etichetta energetica corrispondano al vero. Qualora questo non dovesse accadere, l’utente può segnalare la situazione. Nel caso in cui si riuscisse a dimostrare l’incongruenza, si potrà richiedere un rimborso.

Nonostante i controlli, il fenomeno è ancora diffuso (secondo gli ultimi riscontri della Commissione Europea), si tratta di una situazione che coinvolge il 10-20% dei prodotti.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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