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Swisscom (Fastweb) acquisisce Vodafone: che cosa cambia
di Silvio Spina | 18-03-2024 | News e VarieLa notizia sta tenendo banco sulle prime pagine della stampa di settore e non: il gruppo Vodafone Italia è stato acquisto da Swisscom, società proprietaria di Fastweb nel nostro Paese. Ma cosa cambierà nei prossimi mesi? E quali saranno le ripercussioni per i clienti?


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153.03 €/MESELa notizia era nell’aria da diversi mesi ma da qualche giorno ne abbiamo l’ufficialità: Vodafone Italia è stata acquisita. Non da Iliad, come inizialmente si ipotizzava (nonostante l’operatore francese non avesse nascosto il suo interesse per rilevare la società, bensì da Swisscom, il gruppo che, nel nostro Paese, sta dietro a Fastweb.
Una mossa commerciale da ben 8 miliardi di euro e che, stando al comunicato ufficiale, sarà la base per la nascita di un nuovo operatore convergente leader in Italia. I vantaggi per Swisscom saranno numerosi, in particolare per quanto riguarda la telefonia mobile: l’infrastruttura di Vodafone è indubbiamente una delle più capillari e apprezzate su tutto il territorio nazionale. Insieme alla rete fissa in fibra di Fastweb e alla connettività mobile di ultima generazione, le soluzioni combinate ad alte prestazioni potrebbero apportare delle interessanti novità anche, sia dal punto di vista tecnico commerciale.
Come ha affermato Walter Renna, l’amministratore delegato di Fastweb, “la NewCo contribuirà all’evoluzione di questo settore strategico con investimenti significativi in fibra e 5G, servizi innovativi ICT e sicurezza delle infrastrutture, abilitando così una rapida trasformazione digitale delle famiglie, delle imprese e della Pubblica Amministrazione”. Anche Margherita Della Valle, CEO di Vodafone Italia, ha accolto positivamente l’accordo e posto l’accento sull’obiettivo di “creare una forte società di telecomunicazioni con un’offerta convergente, ben posizionata per affrontare la concorrenza nel mercato italiano”.
A seguito di questa importante acquisizione sono in tanti – e in particolare i clienti Vodafone Italia – a chiedersi che cosa accadrà adesso ai propri contratti e alle linee già attive. In realtà, soprattutto in questo primo periodo, nulla cambierà. In primo luogo sarà necessario attendere l’intervento e l’eventuale via libera da parte dell’Antitrust per quanto concernerà la fusione tra le due società e, qualora l’ok arrivasse, la vera e propria unificazione tra le due realtà avverrebbe nei primi mesi del prossimo anno.
Tuttavia, in base all’accordo siglato, il marchio Vodafone continuerà ad esistere per altri 5 anni, con alcuni servizi coperti direttamente da Vodafone Uk. Dal punto di vista delle offerte e delle eventuali rimodulazioni durante il periodo di transizione, è difficile poter fare ora delle previsioni. Immaginiamo comunque che non vi saranno sostanziali differenze rispetto all’attuale situazione, almeno non prima dell’intervento dell’Antitrust.
C’è chi ipotizza un effetto simile a quanto avevamo visto in occasione della fusione tra Wind e Tre, che aveva portato all’arrivo di Iliad, all’avvento dei virtuali controllati direttamente dai gestori principali e ad un conseguente calo dei prezzi. La situazione economica e il mercato attuali, però, non sono gli stessi del 2016: l’aumento dei costi delle materie prime, la necessità di investire costantemente sulle nuove tecnologie e la copertura ancora insufficiente del 5G stand alone nel nostro Paese rendono un ulteriore abbassamento dei costi alquanto improbabile. Ricordiamo che l’Italia è uno dei Paesi del Vecchio Continente ad avere le tariffe cellulari più economiche, soprattutto per quanto riguarda i costi di navigazione: tale scenario, affermatosi in questi ultimi 8 anni, rappresenta da una parte un vantaggio per l’utenza dal punto di vista della spesa da sostenere, ma dall’altra è un vero e proprio “handicap” per le società, le quali possono investire sullo sviluppo e l’ammodernamento delle reti in misura inferiore rispetto ad altri mercati.
Per quanto riguarda la rete fissa, il discorso non cambia: è ancora presto per poter capire quali saranno le scelte commerciali nel lungo periodo a seguito dell’eventuale fusione tra le due società, ma per questi primi anni Vodafone dovrebbe continuare ad essere presente anche tra i principali brand per il mercato Internet casa.
Vodafone Group prevede di incassare circa 12 miliardi di euro, tenendo conto sia della vendita del brand in Italia, sia in Spagna (nel Paese iberico il 100% della società è ora nelle mani di Zegona Communications), riducendo così il debito accumulato e premiando gli azionisti che hanno investito nell’azienda. Vedremo che cosa accadrà in seguito e soprattutto se vi saranno cambiamenti di programma nei prossimi mesi: in caso di novità degne di nota, vi terremo informati nella sezione Notizie di ComparaSemplice.it.
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