Abiti che producono energia: parliamo di tessuti smart
di Andrea Carozzi | 06-11-2016 | Enel, Energia, Energia Rinnovabile, News e Varie[""]
Le nuove frontiere tecnologiche stanno rivoluzionando gli usi e i costumi dell’essere umano, non c’è quindi, da stupirsi che diversi laboratori al mondo siano alle prese con la creazione di abiti che producono energia, i cosiddetti tessuti smart.
Abiti che producono energia: si parte dai tessuti smart
Alla base di questi avveniristici abiti ci sono ovviamente tessuti smart capaci di tramutare in energia elettrica determinati fonti energetiche come: i raggi solari, la pressione di vento o pioggia, gli sbalzi termici e il naturale attrito che si crea tra un tessuto e la pelle di chi lo indossa. Questi tessuti sono al momento in fase di studio e di perfezionamento, è quindi plausibile pensare che nell’arco di un paio di anni indosseremo una giacca che ricarica il tablet o un paio di pantaloni in cui inserire lo smartphone scarico per ritrovarlo poche ore dopo completamente ricaricato senza più il bisogno di portarsi dietro il caricabatterie.
In questi anni si è già lavorato su prototipi di tessuti intelligenti in grado di produrre energia elettrica. I meccanismi maggiormente studiati consistono nella realizzazione di fibre high-tech agganciate ad opportuni elettrodi, capaci di generare elettricità mediante effetto fotovoltaico (esposizione ai raggi solari) oppure piezoelettrico (micro-movimento). Per passare dal laboratorio al nostro armadio questi tessuti hanno l’esigenza di essere utilizzati dalle industrie della moda, per questo motivo è indispensabile che i laboratori di ricerca si possano interfacciare con il settore dell’industria tessile, studiando in modo congiunto come questi tessuti possano essere impiegati nella realizzazione di abiti high tech analizzandone la resistenza, la traspirazione, e la maneggevolezza.
Una tecnologia che sta alimentando il settore dei tessuti intelligenti high tech è quella dei nano-generatori triboelettrici, una tecnologia emergente capace di raccoglie l’energia prodotta continuamente dai movimenti del corpo. Sulla base di questa tecnologia si è creato un tessuto argentato rivestito da nanoparticelle metalliche e da un materiale organico a base di silicio capace di alimentare luci a led, display a cristalli liquidi e le chiavi elettriche delle auto.
Con laboratori attivi a Bologna, Milano, Biella, Napoli, l’Italia si pone come uno dei paesi più attivi nella ricerca sui tessuti smart capaci di erogare energia elettrica. Inoltre, la vicinanza tra industria della moda e centri di ricerca potrebbe porre il nostro Paese come leader del settore. Insomma il futuro in cui basterà vestirsi per produrre energia elettrica, capace di soddisfare le sempre più maggiori esigenze energetiche legate all’utilizzo di dispositivi high tech, sembra sempre più vicino.
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