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Voltura acqua per decesso: ecco come evitare disservizi
di Ilaria Macchi | 18-07-2019 | News e VarieTrend Casa Luce
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153.03 €/MESEScegliere la persona a cui intestare le utenze di casa è un aspetto di primaria importanza, anche se spesso viene sottovalutato. Nel caso in cui l’intestatario dovesse morire è infatti necessario provvedere il prima possibile alla voltura, che dovrà seguire una procedura ben specifica per la fornitura dell’acqua quando questa avviene per decesso. Prestare attenzione alla situazione attiva fino a quel momento è fondamentale, soprattutto se chi viveva fino a quel momento ha lasciato debiti.
Sommario
Voltura acqua per decesso: una procedura fondamentale da effettuare
Fino a qualche anno fa si pensava che la morte di un familiare non avesse particolari influenze sull’intestazione delle bollette delle varie utenze domestiche. Non a caso, ad esempio, non era così difficile ritrovare casi di persone ormai decedute, ma ancora presenti sull’elenco telefonico.
Ora però non è più così. Effettuare la voltura contratto acqua per decesso (ma questo vale anche per gli altri servizi all’interno dell’abitazione quali luce, gas e telefono) è diventato obbligatorio a norma di legge. Tutto deve infatti avvenire all’insegna della trasparenza proprio perché le altre persone che tuttora vivono in casa continuano a utilizzare i servizi. Il primo passo da compiere quindi in caso di scomparsa di un parente è proprio quello di informare dell’accaduto tutte le società fornitrici.
A quel punto sarà necessario decidere quale sarà la persona che gli subentrerà sui contratti in vigore. Presa questa scelta, sarà necessario inviare ai gestori una fotocopia di un documento di chi diventerà il nuovo intestatario accompagnato da una dichiarazione scritta.
Voltura o subentro: come comportarsi in presenza di debiti pregressi
Troppo spesso si tende a fare confusione tra voltura e subentro, ma si tratta di due procedure ben distinte che devono essere compiute a seconda della situazione in cui ci si trova.
La voltura, infatti, è necessaria quando l’utenza è ancora attiva e lo stesso vale con il contratto con un fornitore per un particolare tipo di servizio. E’ il caso quindi proprio di una famiglia che si trova a gestire la perdita di un familiare convivente e che desidera continuare a usufruire della tariffa in vigore.
Il subentro, invece, si verifica quando è già stata presentata disdetta del servizio (non importa il motivo) ed è necessario riattivare il contatore da cui non arriva più acqua. Una situazione di questo tipo, invece, può verificarsi se si diventa eredi di un parente e ci si trasferisce all’interno dell’abitazione dopo qualche tempo dalla scomparsa.
La voltura per la fornitura di acqua è quindi la situazione più semplice proprio perché non comporta disservizi per chi vive in casa. E’ necessario semplicemente modificare il nome della persona che sarà indicato in bolletta, mentre non sono previste modifiche alla società fornitrice, che sarà sempre la stessa. Anche il costo da sostenere, non essendoci mai stata interruzione della fornitura, sarà quindi minore.
Il nuovo intestatario sarà comunque chiamato a verificare il pregresso ve ad accertarsi di conseguenza dell’eventuale presenza di fatture non saldate secondo la scadenza. Non mancano quindi gli esempi di contatori staccati proprio per morosità: se questo è accaduto e si sta agendo quando ormai è troppo tardi per la voltura è necessario procedere con un subentro su un’utenza insolvente morosa. Sarà così possibile usufruire nuovamente dell’acqua solo dopo che siano stati saldati tutti i debiti. Non basterà però pagare quanto indicato sulle bollette, ma sarà necessario aggiungere a questo gli interessi di mora (maggiore è il ritardo, più l’importo sarà lievitato), la spesa per la riapertura e la chiusura del contatore), eventuali altri addebiti che possono essere legati all’invio della documentazione richiesta.
Cosa accade se non si hanno legami di parentela con il vecchio intestatario?
Non è così infrequente che a richiedere la voltura sia una persona che non ha alcun rapporto familiare con il precedente intestatario ormai defunto. E’ il caso, ad esempio, di chi scompare senza avere altri parenti in vita e decide magari di lasciare i propri averi, casa compresa, a persone a cui era legato, quali ad esempio amici o chi si è occupato di lui negli ultimi giorni di vita.
In questo caso la voltura richiede una procedura ad hoc da seguire.
La normativa in vigore prevede la possibilità di continuare a usufruire delle agevolazioni tariffarie e fiscali godute dal defunto. Qualora fosse stato versato un deposito cauzionale, è previsto il passaggio dal vecchio al nuovo intestatario.
In presenza di eventuali debiti, è possibile richiedere la cessazione amministrativa del precedente contratto e attivarne uno nuovo.
Mancata voltura acqua? Fondamentale muoversi in tempi brevi
Hai dimenticato di presentare opportuna domanda di voltura per modificare l’intestatario delle utenze domestiche?
Presentare la domanda il prima possibile, soprattutto nel caso in cui dovessero esserci verifiche, è fondamentale per non incorrere in sanzioni, ma soprattutto prima che possa esserci stata l’interruzione dal servizio all’interno dell’abitazione.
Agire in tempi brevi comporta poi la possibilità di ridurre al massimo i disservizi. In linea generale la voltura richiede un arco di tempo massimo pari a 4 giorni. Due di questi servono al venditore per comunicare al cliente finale richiedente che la richiesta è stata accettata (a condizione ovviamente di avere verificato in via preventiva che i dati siano corretti); gli altri due, invece, servono per registrare la voltura ed evitare quindi che ci siano fraintendimenti quando si riceverà la prima bolletta. Una volta portata a termine la procedura, il cliente sarà ovviamente informato opportunamente che tutto sia andato a buon fine. Inevitabilmente quindi in caso di incongruenza quando si avrà la fattura tra le mani sarà il gestore che dovrà risponderne in prima persona senza alcun onere a carico dell’utente.
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