Agcom risponde ai dubbi sul modem libero
di Fabrizio Comerci | 20-11-2018 | Internet ADSL e Fibra, Leggi Norme RegoleDopo avervi svelato 7 cose da sapere sul modem libero, continuiamo ad approfondire un tema di particolare importanza per i consumatori e per il mercato Internet e telefono. A seguito del recente rigetto del ricorso presentato al TAR da TIM con il fine di sospendere i provvedimenti Agcom per rendere il modem libero, il momento della libera scelta del dispositivo da parte degli utenti della rete sembra più vicino. L’Authority ha ora pubblicato una delibera con la quale chiarisce alcuni dubbi sulla corretta applicazione delle misure previste per garantire la libertà di scelta delle apparecchiature terminali per l’accesso a Internet, in attuazione di quanto definito dalla regolamentazione UE.
Ecco 5 risposte ai dubbi sul modem libero.
Sommario
- Mancata restituzione del modem: sono legittimi gli oneri aggiuntivi?
- Mancata restituzione del modem: sono legittimi gli oneri aggiuntivi se il terminale viene utilizzato temporaneamente dopo la chiusura del contratto?
- Contratti in essere con modem a noleggio o in vendita abbinata: la variazione contrattuale con modem gratis o senza vincoli vale per tutti?
- Recesso senza oneri dai contratti in essere: è necessario pagare le rate non saldate per il modem in vendita abbinata?
Mancata restituzione del modem: sono legittimi gli oneri aggiuntivi?
Come abbiamo visto più volte, quella degli oneri aggiuntivi per mancata restituzione del modem al termine del rapporto tra cliente e provider, è una clausola che, spesso, funziona da deterrente per il cambio gestore. Le procedure per la restituzione delle apparecchiature sono spesso complicate, poco chiare e i tempi previsti non sempre sufficienti per organizzare la restituzione.
Con il cambio di disciplina sulle apparecchiature terminali per l’accesso a Internet, sarà legittimo caricare il cliente dell’onere di mancata riconsegna del modem? La risposta è negativa e si trova nell’articolo 4, comma 3, lettera b) della delibera n. 348/18/CONS:
“…non impongono oneri aggiuntivi per la mancata restituzione dell’apparecchiatura terminale inutilizzata in caso di recesso da parte dell’utente finale.”
Ciò, specifica Agcom, vale per tutti i casi di fornitura del modem a titolo gratuito. A partire dal 2019, dunque, non si dovranno più temere quelle insidiose penali travestite da costi di mancata restituzione del terminale.
Mancata restituzione del modem: sono legittimi gli oneri aggiuntivi se il terminale viene utilizzato temporaneamente dopo la chiusura del contratto?
La seconda domanda alla quale risponde Agcom in tema di modem libero è più sottile: il terminale viene fornito a titolo gratuito al fine di fruire del servizio di connessione che si è sottoscritto; ma cosa succede se il modem gratuito viene utilizzato temporaneamente a servizio concluso? Si può applicare un costo di mancata restituzione?
Agcom risponde negativamente: l’uso temporaneo non può essere considerato un utilizzo dell’apparecchiatura. Per ratio contraria, però, questa risposta apre una questione: chi utilizzi stabilmente (e non temporaneamente) il modem fornito a titolo gratuito al termine del rapporto con il fornitore, dovrà corrispondere il costo per mancata riconsegna del terminale. Sempre che i modem e i router forniti dai provider siano configurati per la navigazione con altri servizi di connessione.
Contratti in essere con modem a noleggio o in vendita abbinata: la variazione contrattuale con modem gratis o senza vincoli vale per tutti?
Il modem obbligatorio a titolo oneroso, finora, è stato imposto in due modalità:
- Modem in vendita abbinata
- Modem a noleggio
In tutti i casi di contratti già in essere che prevedono l’uso obbligatorio e a titolo oneroso del modem fornito dal provider, sia esso in vendita abbinata o a noleggio, l’operatore dovrà proporre la variazione dell’offerta con una proposta equivalente che preveda la fornitura del terminale a titolo gratuito o (nel caso della vendita abbinata) la fornitura di un terminale che può essere utilizzato anche per i servizi di connessione di altri operatori.
Recesso senza oneri dai contratti in essere: è necessario pagare le rate non saldate per il modem in vendita abbinata?
Facciamo il caso di un cliente che abbia in essere un contratto di connessione a Internet che prevede obbligatoriamente l’acquisto in vendita abbinata del modem dell’operatore. Nel 2019, l’operatore dovrà proporre al cliente la variazione contrattuale per adeguare l’offerta alla regola del modem libero, offrendo la possibilità al cliente di chiudere definitivamente il rapporto per passaggio ad altro gestore, senza oneri all’infuori della restituzione del dispositivo. Ma se il cliente non ha finito di pagare le rate del terminale? L’opzione della maxirata conclusiva porrebbe un nuovo deterrente al cambio operatore. Per questo Agcom ci tiene a precisare che il recesso del caso di cui sopra sarà privo di oneri aggiuntivi (al di là dell’onere di restituzione del modem) anche nel caso in cui il cliente non abbia concluso di pagare le rate del terminale obbligatorio fornito a titolo di vendita abbinata.
Le migliori offerte ADSL e FIBRATariffe ADSL e FIBRA
Vuoi Risparmiare sulla Bolletta?
Più letti
- Inabilità temporanea. Definizione, risarcimento e calcolo della diaria
- Libretto impianto caldaia smarrito: 5 cose da fare subito
- Fattura Fastweb non pagata? Ecco come rimediare
- Sostituzione contatore gas digitale. Ecco a cosa fare attenzione
- Vendita o acquisto di una casa: come effettuare la voltura delle bollette
Ultime News
- Guida pratica al diritto di ripensamento. Cos’è e come funziona24 Settembre 2020
- Trasporto bici in auto: cosa dice la normativa23 Agosto 2020
- Etichetta energetica: cos’è, normativa e come leggerla21 Maggio 2020
- Offerte fibra: le migliori di novembre (TIM, Fastweb, Wind, Vodafone)08 Novembre 2019
- Per quanto tempo conservare l’assicurazione auto?30 Gennaio 2019