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Piccolo prestito personale: 5 cose da sapere prima di richiederlo
di Erika | 05-04-2017 | Prestiti
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36.95 €/MESEHai bisogno di un piccolo prestito personale ma prima di procedere con una richiesta ufficiale alla tua banca vuoi saperne di più?
Qualunque sia l’obiettivo del finanziamento di cui hai bisogno – l’acquisto di un’automobile, un prestito personale per fare quel viaggio a cui pensi da tanto tempo, una somma di denaro per coprire le spese del tuo matrimonio – i prestiti personali rappresentano una soluzione facile per ottenere liquidità extra. Quella che segue è una lista delle 5 cose essenziali da sapere prima di chiedere un prestito personale che ti aiuterà ad orientarti tra le tante proposte presenti sul mercato.
Cosa è un prestito personale
Un prestito personale – come dice l’espressione stessa – si differenzia da un prestito finalizzato perché può essere richiesto senza bisogno di documentare la finalità, appunto, del finanziamento. Si tratta in entrambi i casi di due forme diverse di credito al consumo. Nel caso del prestito personale la somma di denaro viene erogata direttamente al cliente il quale può decidere di farne ciò che vuole. Nel caso del prestito finalizzato, invece, il denaro viene fornito al venditore del bene o servizio che il cliente vuole acquistare.
Un’altra differenza molto importante tra prestito personale e prestito finalizzato è che, nel caso dei prestiti personali, non c’è nessun bene o servizio che funga da garanzia in caso di insolvenza da parte del debitore. Questa caratteristica rende il prestito personale un’operazione piuttosto rischiosa per gli istituti finanziari i quali, per tutelarsi da eventuali morosità, possono decidere di chiedere delle garanzie come ad esempio una fideiussione bancaria oppure una polizza assicurativa.
Infine, il fatto che nel prestito personale manchi il bene o il servizio con funzione di garanzia, può rendere questa forma di finanziamento particolarmente costosa. Per questo motivo, prima di scegliere un’offerta di finanziamento per un prestito personale, è molto importante fare attenzione ai suoi costi accessori. Ci riferiamo, in particolare, al TAEG e al TAN.
Tan e Taeg. I costi del prestito personale
Il prestito personale – come qualsiasi forma di finanziamento – prevede un programma di rimborso che il debitore deve restituire secondo un piano rateale costante a scadenza generalmente mensile. Oltre alla somma di denaro erogata, il debitore dovrà calcolare anche i tassi di interesse, il TAEG e il TAN. Vediamo di cosa si tratta. Il TAN indica il Tasso Annuo Nominale e rappresenta il tasso di interesse annuo applicato alla somma erogata. E’ importante ricordare che questa somma non viene pagata in un’unica soluzione ogni anno, ma viene distribuita in piccole quote sull’importo delle rate. Ogni rata va infatti suddivisa in una quota capitale e una quota d’interesse. La prima corrisponde alla somma di denaro realmente erogata. La seconda coincide invece con il tasso di interesse. La formula per calcolare il TAN è molto semplice:
(C x I x T) : 100
Dove C corrisponde al capitale ottenuto in prestito dall’istituto di credito; I è il tasso di interesse annuo, cioè il TAN; T è il tempo entro il quale si prevede il rimborso del prestito. Il fattore che fa la differenza è proprio il tempo. Più sarà lungo il piano di rimborso, più costoso sarà l’importo finale da restituire anche se le rate mensili, in tal caso, saranno più leggere. Dal momento che il TAN esprime solo il tasso di interesse, questo parametro non è sufficiente per il calcolo del costo complessivo di un prestito personale e quindi la sua convenienza. Ed è qui che interviene il TAEG.
ll TAEG indica il Tasso Annuo Effettivo Globale, detto anche ISC (Indice Sintetico di Costo), e rappresenta il costo reale del prestito. Il TAEG è la somma del TAN e di tutti i costi accessori obbligatori a carico del debitore. E’ grazie al TAEG che è possibile confrontare le diverse soluzioni di prestito personale proposte dalle banche, dal momento che include tutte le spese aggiuntive e permette quindi di capire subito la convenienza o meno del finanziamento.
Scegliere il prestito personale con il TAEG più basso significa trovare un prodotto conveniente. Quando valuti le offerte di prestito personale, fa molta attenzione ai cosiddetti prestiti a tasso zero. Questi prodotti infatti mostrano soltanto il TAN. Prima di chiedere un prestito personale verifica sempre che il tasso proposto dalla banca non sia semplicemente un tasso promozionale previsto solo per le prime rate del mutuo, ma che sia un tasso a regime e quindi valido per tutta la durata del mutuo. E soprattutto chiedi sempre quale sarà il costo del TAEG!
I requisiti per ottenere un prestito personale
Ogni banca o istituto di credito adotta i propri criteri per valutare una richiesta di prestito personale. Tuttavia tali criteri rientrano in alcune direttive generali disposte dalla Banca d’Italia e possono essere riassunti nella seguente lista:
- chiunque abbia un’età compresa tra i 18 e i 70 anni può chiedere un prestito personale, anche se sul limite mssimo d’età possono esserci alcune eccezioni decise dall’istituto di credito stesso;
- il prestito personale viene concesso a chi ha una capacità di rimborso che tenga conto di tutti gli impegni di pagamento mensili come affitto, bollette, rate di altri prestiti e così via;
- tale capacità di rimborso deve essere dimostrata attraverso l’esibizione della busta paga in caso di lavoratore dipendente, della dichiarazione dei redditi in caso di lavoratore autonomo e del cedolino della pensione per i pensionati;
- nel caso in cui non sia possibile dimostrare tale capacità di rimborso, si può ricorrere a un garante che si impegni a pagare in caso di insolvenza da parte del richiedente. Ovviamente questo garante dovrà presentare la stessa documentazione a dimostrazione della propria capacità di rimborso.
Estinzione anticipata del prestito personale e recessione dal contratto
Altri due elementi importanti da considerare quando si sceglie di chiedere un prestito personale sono la possibilità di estinzione anticipata del finanziamento e la recessione dal contratto. Secondo l’art. 40 comma 1 del Testo Unico Bancario, i prestiti personali possono essere estinti – in modo parziale o totale – prima della loro scadenza. In questi casi occorre fare attenzione a quello che è scritto sui singoli contratti. Ci sono alcune banche che pongono dei limiti e prevedono che l’estinzione non possa avvenire prima dei 18 mesi dall’erogazione del prestito. Altre, invece, fanno pagare una penale la quale però non può mai essere superiore all’1% del capitale residuo. In merito, invece, al diritto di recesso, ricordiamo che il consumatore può cambiare idea senza costi se il diritto viene esercitato entro 14 giorni dalla firma del contratto secondo le modalità contenute nel contratto stesso.
Ritardo o mancato pagamento delle rate del prestito personale
Cosa succede se non si paga una rata del finanziamento o se la si paga in ritardo? In tal caso la banca non solo segnalerà l’intestatario del prestito agli enti di tutela del credito i quali condivideranno l’informazione con l’intero sistema bancario e finanziario, ma applicherà al finanziamento erogato ulteriori interessi di mora. Se hai delle difficoltà nel pagamento delle rate, il nostro consiglio è quello di metterti subito in contatto con la tua banca allo scopo di trovare delle soluzioni alternative come la variazione dell’importo delle rate mensili o l’allungamento del piano di rimborso.
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