Cosa succede se ho torto in un incidente?

di | 02-01-2021 | News Assicurazioni, News Assicurazioni Auto

Restare coinvolti in un incidente stradale è sempre un’esperienza spiacevole. Ancora più spiacevole però, è essere ritenuti responsabili del sinistro. Cosa succede se ho torto in un incidente stradale? Come devo comportarmi? Chi paga? Scopriamo tutto quello che c'è da sapere sugli incidenti con colpa.

Cosa succede se ho torto in un incidente?

Rispondere alla domanda “cosa succede se ho torto in un incidente” in modo semplice e diretto non è per niente facile. Quando si verifica un sinistro, infatti, gli elementi da analizzare sono tanti come sono tante anche le eccezioni. Occorre capire, ad esempio, se la responsabilità di chi ha causato l’incidente è totale o è da imputare a entrambi i conducenti coinvolti nel sinistro. Un altro caso particolare è quello in cui il danneggiato si è reso protagonista di un comportamento colposo. Insomma, a seconda della situazione, la risposta alla domanda “cosa succede se ho torto in un incidente” cambia. Scopriamo insieme, nella guida che segue, tutto quello che c’è da sapere sugli incidenti con colpa.

Sommario

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Cosa succede se ho torto in un incidente? Ecco cosa dice la legge

Quando si resta coinvolti in un incidente stradale, la prima domanda che ci si pone sempre è: chi decide chi ha torto in un sinistro? Dal momento che stabilire le responsabilità in un incidente stradale non è mai cosa facile, il legislatore ha pensato di stabilire una regola generale. La normativa a cui fare riferimento in questi casi è il Codice Civile. L’art. 2054 dal titolo “Circolazione dei veicoli” recita:

“Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subìto dai singoli veicoli”.

Questo significa che, quando si verifica un incidente stradale, per la legge tutte le persone coinvolte nel sinistro sono potenzialmente colpevoli. Sarà compito dei conducenti, e della compagnia di assicurazione tramite perizia tecnica, stabilire le responsabilità. Analizziamo ora le situazioni più comuni.

1. Responsabilità totale al 100%

Se, successivamente all’incidente, viene stabilita la tua responsabilità totale al 100%, allora in questo caso la compagnia di assicurazione con cui hai stipulato il contratto dovrà risarcire la persona che ha subito il danno. L’importo del risarcimento, tuttavia, verrà calcolato in base ai limiti dei massimali stabiliti dalla legge e in base alla franchigia definita invece dal contratto. Quando si resta coinvolti in un incidente stradale e si ha torto, un altro spiacevole effetto è l’innalzamento della classe di merito con il conseguente aumento del premio assicurativo. Secondo il sistema bonus-malus, infatti, chi si rende colpevole di un sinistro stradale perderà due classi di merito. E’ importante sapere, però, che la perdita delle due classi di merito avviene solo quando la responsabilità del conducente è superiore al 50%. Tutto questo vale se la persona che ha causato l’incidente è titolare di una RCA. Nel caso di un sinistro causato da una persona priva di polizza o di polizza scaduta, il risarcimento al danneggiato verrà erogato dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada. L’istituto poi si rivarrà sul responsabile, chiedendogli la restituzione dell’importo versato al danneggiato anche tramite pignoramento dei suoi beni personali.

2. Responsabilità al 50%: il concorso di colpa paritario

Cosa succede se ho torto al 50% in un incidente? In questo caso ci troviamo di fronte a una situazione particolare che, in gergo tecnico, è conosciuta come concorso di colpa paritario. Si parla di concorso di colpa paritario quando i veicoli coinvolti nel sinistro sono entrambi ritenuti responsabili al 50% oppure quando le parti si accordano come tali. In questi casi, dal momento che la percentuale di responsabilità è appunto paritaria, il risarcimento spetta a ciascuno dei conducenti coinvolti solo per la metà del danno subito. Inoltre, grazie alla Legge Bersani del 2007, quando si ha torto solo al 50% la formula bonus-malus non scatta. Per cui non si avrà nessun innalzamento nè della classe di merito nè del premio assicurativo.

3. Il concorso di colpa effettivo

Vediamo adesso un’altra situazione abbastanza comune: il concorso di colpa effettivo. Si parla di incidente con concorso di colpa effettivo quando i conducenti coinvolti nel sinistro sono ritenuti responsabili secondo diverse percentuali di colpa. Può succedere, ad esempio, che uno dei veicoli venga ritenuto responsabile dell’incidente al 70% mentre l’altro solo al 30%. Chi paga in questi casi? Il risarcimento, negli incidenti con concorso di colpa effettivo, viene calcolato in base alla percentuale di responsabilità. Facciamo un esempio. Nel caso in cui l’importo del danno sia di € 1.000, il responsabile al 70% dovrà pagare una somma di € 700 mentre chi ha la colpa al 30% pagherà solo € 300. Per quanto riguarda il sistema bonus-malus, invece, perderà due classi di merito solo colui che ha una responsabilità superiore al 50%.

4. Concorso di colpa del danneggiato

Un’altra situazione particolare e abbastanza diffusa è il cosiddetto concorso di colpa del danneggiato. Si ha un concorso di colpa del danneggiato quando il responsabile di un incidente al 100% riesce a dimostrare che la persona danneggiata ha concorso al verificarsi del sinistro tramite un comportamento colposo. Ad esempio se questi non ha rispettato la precedenza ad un incrocio oppure il limite di velocità. Se il colpevole dell’incidente riesce a dimostrare il comportamento colposo della persona danneggiata, il risarcimento potrà essere ridotto o, in alcuni casi, anche annullato.

Incidente stradale: chi stabilisce di chi è la colpa?

Quando si verifica un sinistro stradale, chi è che stabilisce le responsabilità? Anche in questo caso non esiste una risposta univoca alla domanda. Possono infatti verificarsi due diverse situazioni. Se le parti coinvolte nell’incidente trovano un accordo, allora basterà compilare il cosiddetto “modulo blu”, conosciuto anche come CAI – constatazione amichevole di incidente – o CID – convenzione indennizzo diretto. Questo documento consente di descrivere la dinamica dell’incidente e, se firmato da tutte le parti coinvolte, una volta consegnato alla compagnia di assicurazione permetterà di accedere al risarcimento diretto con un notevole risparmio di tempo e di stress. Ma se le parti in causa non si trovano d’accordo? In tal caso saranno le rispettive compagnie di assicurazione a stabilire le responsabilità mediante perizia tecnica. E questa seconda situazione ovviamente allungherà i tempi per il risarcimento.

 

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