Lettera disdetta assicurazione: come muoversi, tempi e consigli utili

di | 02-08-2019 | News Assicurazioni, News Assicurazioni Auto

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Lettera disdetta assicurazione: come muoversi, tempi e consigli utili

Ogni possessore di un veicolo a motore è tenuto a sottoscrivere una polizza di base (a cui poi possono essere aggiunte altre clausole di proprio interesse) non solo per obblighi di legge, ma anche per avere la certezza di essere tutelato qualora dovesse essere coinvolto in un incidente. Il legame che si instaura con la compagnia si basa inevitabiltamente sulla fiducia tra le parti e sulla capacità della società di venire il più possiible incontro ai bisogni del cliente. Ma cosa succede se questo non dovesse più accadere anche a distanza di tempo? Niente paura, la situazione non è irrimediabile, ma in alcuni casi può essere necessario predisporre una lettera di disdetta da inviare all’assicurazione per comunicare l’intenzione di interrompere il rapporto.

Sommario

Lettera disdetta assicurazioni – Sei insoddisfatto? Ecco come rimediare

La scelta dell’assicurazione auto che ci possa seguire durante tutto l’utilizzo della nostra vettura deve essere fatta con particolare cognizione. Questa dovrà infatti garantirci la massima copertura nel caso in cui si dovesse essere coinvolti in un incidente. Solitamente la decisione viene presa sulla base delle abitudini familiari, ma in caso di insoddisfazione può diventare inevitabilmente pensare a un cambiamento e quindi a una soluzione alternativa.

A differenza del passato la disdetta, e quindi l’adesione a una diversa compagnia è più semplice. Non è infatti più in vigore il tacito rinnovo, la misura che comportava il proseguimento del rapporto in modo automatico al momento della scadenza. Ora invece il proprietario può valutare in maniera libera se ritenga necessario procedere con la disdetta e aderire alla soluzione proposta da un’altra società. Una volta raggiunta la data di scadenza non è quindi più necessario inviare alcuna comunicazione (il preavviso non è più obbligatorio, così come non sono previste penali né la necessità di indicare i motivi dello scontento), mentre questa deve avvenire in caso di rescissione del contratto, prevista entro 14 giorni dalla sottoscrizione.

Le uniche ragioni per cui diventa indispensabile prendere contatto con l’azienda con cui si ha un rapporto sono legate quindi vendita, rottamazione, furto e incendio o decesso della persona a cui era intestato l’accordo. Trattandosi di situazioni particolari, non è previsto alcun importo da versare.

Il problema diventa comunque parzialmente diverso se si volesse interrompere il rapporto prima che questo arrivi al termine naturale. In questo caso, infatti, è previsto il pagamento di una piccola somma, oltre all’invio di una lettera di comunicazione sotto forma di raccomandata con ricevuta di ritorno. Questo implica inevitabilmente il bisogno di rendere note le cause che lo hanno spinto a questa mossa in virtù di una chiusura che non era prevista. È bene quindi muoversi con largo anticipo: la convenzione si ritiene interrotta dopo un mese calcolato dal momento della ricezione della missiva da parte della compagnia assicurativa.

È importante comunque distinguere come la scadenza sia indicata espressamente nel patto che è stato sottoscritto. Questa, infatti, a volte può differire dal giorno stabilito per il pagamento che, a volte, può essere anche con cadenza semestrale.

Una volta deciso quale sia la compagnia con cui stringere un nuovo patto, sarà doveroso richiedere l’attestato di rischio, documento che l’assicurazione è chiamata a inviare con cadenza annuale a tutti i propri clienti almeno 30 giorni prima rispetto alla scadenza.

Attenzione alle altre polizze

Ogni automobilista è chiamato per legge a sottoscrivere una RCA di base, ma qualora lo ritenesse necessario può rendere la sua copertura più ricca inserendo una serie di clausole che potranno consentirgli di sentirsi protetto in alcuni determinate situazioni. Tra le più diffuse ci sono quelle relative al furto e incendio, consigliabili in modo particolare a chi è in possesso di una vettura acquistata da poco, ma anche quella cristalli, che consente tutela in caso il mezzo sia colpita da grandine, e quella per gli atti vandalici, raccomandabile soprattutto per chi vive in una grande città e potrebbe vedere manomesso il proprio mezzo in caso di manifestazioni o scioperi.

Questo tipo di garanzia accessoria (ma vale anche per le polizze che si decide di sottoscrivere al di là dell’utilizzo della vettura quali quelle per gli infortuni, la casa o la vita), solitamente prevedono un tacito rinnovo. Per chiarirsi ogni dubbio in merito è quindi bene leggere con particolare scrupolo la copia del contratto che è stata consegnata dopo l’adesione.

Il cliente nel caso in cui volesse interrompere il rapporto dovrà quindi provvedere a inviare personalmente una lettera di disdetta. La tempistica con cui viene effettuata questa operazione è fondamentale. In linea generale, infatti, è bene spedirla almeno 60 giorni prima della scadenza.

L’unica eccezione è concessa solo se sia presente un’indicazione specifica all’interno dell’accordo. Non mancano infatti le situazioni in cui viene concesso uno sconto, spesso anche significativo, sul premio da pagare, ma con un vincolo che spesso è di durata pluriennale e che quindi impedisce di rescindere in modo così semplice. L’invito è quindi a prestare sempre la massima attenzione ai dettagli a cui si decide di aderire.

Lettera di disdetta – Come muoversi per non sbagliare

Quando c’è un contratto in essere e si è ormai deciso di non proseguire il rapporto è consigliabile muoversi con la massima cautela per evitare che la compagnia assicurativa possa attaccarsi a qualche appiglio e pretenda di avere ragione, quindi di mantenere ancora attivo l’accordo.

Il primo consiglio da seguire in questi casi è quindi di tenere con sé una copia della missiva spedita alla società. Proprio per questo il metodo migliore è la raccomandata con ricevuta di ritorno, che certifica anche che la comunicazione sia arrivata a tempo debito a destinazione (è l’ideale per evitare che si possa sostenere di non avere rispettato la tempistica richiesta).

Un’altra alternativa valida, ma si tratta di una soluzione in possesso soprattutto dei professionisti, è l’utilizzo della PEC, la posta elettronica certificata. A livello legale questa ha lo stesso valore della raccomandata e consente di avere certezze sulla ricezione.

Il messaggio scritto è ovviamente fondamentale: mai dimenticare di fare riferimento alla polizza che si desidera interrompere con relativo numero, data, oggetto e scadenza. Calcolare i giorni con cui questa operazione viene eseguita è fondamentale: fa fede, infatti, non il momento dell’invio ma quello dell’arrivo a destinazione.

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