Come aprire un secondo mutuo: chi può farlo, requisiti e documenti richiesti

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*La rata indicata è il risultato di un calcolo algoritmico eseguito sulla base dei dati disponibili sulla piattaforma banche di Affida S.r.l. L'importo è pubblicato a fini meramente informativi e potrà esserti confermato o ricalcolato in seguito all'intervento di un consulente Affida in funzione dei parametri delle banche e/o di altri finanziatori. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali, offerte soggette ad approvazione dell'istituto erogante. Per avere maggiori informazioni sulle condizioni economiche e contrattuali consultare la pagina Trasparenza del sito affida.credit. Affida S.r.l. società di mediazione creditizia iscritta OAM al n° M325. Può agire in qualità di mediatore convenzionato o non convenzionato con Istituti di Credito e opera intermediando prodotti di più Soggetti Finanziatori.

Sottoscrivere un finanziamento a lunga scadenza può essere certamente impegnativo, ma a volte è una soluzione necessaria quando la somma da sostenere è decisamente pesante. A volte. però, nemmeno quello può bastare, specialmente se dovessero verificarsi nell'arco del tempo situazioni di emergenza che non si erano precedentemente prese in considerazione. Questo può spingere quindi gli utenti a chiedersi come aprire un secondo mutuo quando se ne ha già uno in essere. Molti potrebbero ritenere questo impossibile, invece non è così, anche se è necessario essere in possesso di requisiti ben precisi affinché la pratica possa andare a buon fine.

Devi sostenere una spesa imprevista e vuoi sapere come aprire un secondo mutuo? Sicuramente una prospettiva del genere può spaventare molti, visto che in genere il mutuo per la prima casa ha una durata abbastanza lunga (si va dai 20 ai 30 anni), ma ci sono situazioni in cui non si può fare altrimenti. È il caso, ad esempio, di mutuo ristrutturazione, che può richiedere una spesa tutt’altro che indifferente e a volte non disponibile in una famiglia.

Chi teme che in presenza di un primo mutuo la risposta della banca possa essere negativa può stare tranquillo, ma è indispensabile essere in possesso di requisiti ben precisi affinché la domanda possa andare a buon fine. Non solo, è inoltre possibile se lo si desidera anche cambiare istituto di credito qualora si sia in cerca di condizioni più vantaggiose.

Come aprire secondo mutuo: perché è possibile farlo

Chi sta valutando di comprare una seconda casa avendo già un mutuo in essere (è il caso, ad esempio, di chi vuole un’abitazione dove trascorrere le vacanze) può quindi stare tranquillo. Al momento, infatti, nel nostro Paese non c’è alcuna legge che lo vieta. L’istituto di credito a cui si decide di affidarsi farà comunque le opportune verifiche prima di concederlo. È per questo che spesso il cliente può rivolgersi a banche differenti prima di accettare.

Per far sì che tutto vada a buon fine è necessario che sussistano alcune condizioni ben precise:

  • Chi presenta la richiesta deve essere riconosciuto come un pagatore preciso e senza cattivi
  • precedenti. Difficilmente se in passato non si sono rispettate le scadenze la pratica potrà essere
  • accettata.
  • L’importo previsto per il mutuo non deve superare il 35% del reddito netto. Questo, infatti, permette di ipotizzare che si possano assolvere i propri obblighi con regolarità, salvo ovviamente eventuali emergenze.
  • Non si possono avere due mutui prima casa in contemporanea. Questo significa che io posso avere due mutui, ma devono essere stipulati in tempi differenti. Questo può quindi rappresentare un piccolo svantaggio: molte banche, infatti, concedono vantaggi per l’acquisto prima casa, non validi però per il secondo finanziamento. Per chi non è riuscito nel suo storico a rispettare le scadenze previste per i vari pagamenti è però pressoché inutile pensare di rivolgersi a un’altra banca sperando di ottenere un secondo mutuo. La verifica preliminare viene infatti sempre fatta e porterà a una bocciatura della domanda presentata.

In Italia sono attive le CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) e la SIC (Sistemi di Informazione Creditizia), che hanno il compito di controllare quanti debiti abbia una persona, se abbia sempre pagato in maniera puntuale e la residua parte del prestito che resta da versare. Ognuno viene quindi identificato con una sorta di “carta di identità finanziaria”, ideale per capire se possa essere in grado di sostenere un eventuale altro finanziamento. L’analisi viene effettuata tenendo presente anche il reddito mensile.

Mutuo consolidamento debiti: cos’è e quando farlo

Si sente spesso parlare di mutuo consolidamento debiti, anche se molti non sanno cosa si intenda con

questo termine. Questa procedura porta a sostituire i finanziamenti in corso con un unico nuovo prestito, a cui si può eventualmente aggiungere altra liquidità.

Si può agire in questo modo quando si hanno due mutui in contemporanea e si desidera così avere un’unica rata (le scadenze passano da due a una), in modo tale da rendere le condizioni a cui sottostare più agevolate. Questa scelta potrebbe essere utile soprattutto se i due mutui sono stati contratti in due banche differenti e si decide quindi di usufruire di rivolgersi a quello che sembra essere più disposto a venire incontro alle esigenze del cliente.

Riuscire a gestire le varie spese per una famiglia può diventare così più semplice, oltre ad avere la garanzia

che il tasso di interesse applicato sia più basso. L’unione dei finanziamenti può avvenire non solo per il mutuo prima casa (su cui è presente l’ipoteca), ma anche per eventuali altri prestiti, per le cessioni del quinto e per i finanziamenti che possono essere richiesti per l’acquisto di beni di consumo.

Anche per il mutuo consolidamento debiti l’istituto di credito effettuerà i dovuti controlli prima di concederlo. Anche in questo caso è necessario non risultare nella lista dei cattivi pagatori, avere un reddito sufficiente a coprire la rata mensile del nuovo finanziamento e possedere un’abitazione su cui mettere l’ipoteca a garanzia della banca. Il valore deve essere superiore di almeno il 20% della cifra richiesta per il mutuo.

L’entità dell’importo che si andrà a pagare dipende invece in genere da tre fattori: capitale residuo dei debiti da estinguere con i proventi del mutuo, penali di estinzione dei debiti, costi di apertura del mutuo di consolidamento.

Mutuo prima casa e secondo mutuo per ristrutturazione

Ma quali sono i casi in cui si può arrivare a chiedere un secondo mutuo? In genere sono soprattutto tre le situazioni che possono portare a farlo:

  • Ristrutturazione di un immobile (ristrutturazione ordinaria e straordinaria).
  • Acquisto di una seconda casa.
  • Grandi opere di ristrutturazione.

In genere le agevolazioni maggiori sono quelle previste per l’acquisto o ristrutturazione prima casa. Questo tipo di finanziamento, infatti, viene concesso sulla base del valore dell’immobile oggetto del mutuo e alle garanzie offerte dal mutuatario. Il capitale concesso dalle banche raramente supera l’80% e porta all’iscrizione di un’ipoteca di primo grado sull’immobile. L’agevolazione è evidente anche in fase di dichiarazione dei redditi: è possibile detrarre gli interessi passivi dall’IRPEF di anno in anno consentirà di pagare meno tasse all’erario.

Se si vogliono invece ottenere benefici fiscali per il secondo mutuo è però necessario provvedere all’estinzione del primo.