Auto d’epoca: quanti anni deve avere il veicolo?
di Fabio Caliendo | 05-04-2019 | AutoPossedere un’auto d’epoca, è come entrare in un club speciale: da un lato perché sono mezzi bisognosi di cure, dall’altro perché in mezzo ai giganteschi e moderni SUV, sarete come una diva che sfila su di una passerella.
La domanda che spesso giunge in redazione, è riferita proprio a loro, ai mezzi d’epoca: “Dopo quanti anni un mezzo può essere dichiarato d’epoca?”. Scopriamolo insieme.
Sommario
30 anni e non sentirli!
Chi dice che un’auto possa essere definita vecchia a 30 anni? Sappiate che l’auto più longeva, è una mitica Volvo P1800 che ha percorso ben cinque milioni di chilometri. Avete letto bene, 5! L’auto è del 1966, e non sembra volere cedere il passo ad una nuova Volvo V90, anzi. Un mezzo dunque, per essere definito auto d’epoca, deve essere stato prodotto almeno 30 anni prima. Un’auto è dunque d’epoca quando compie 30 anni dalla sua costruzione, non dalla prima immatricolazione.
Sono invece di interesse storico, le auto che abbiano superato i 20 anni, fino ai 29 anni. Sappiate poi che in ogni caso, l’iscrizione all’interno dei registri ASI è consentita anche a quelle auto storiche radiate dal PRA, quindi prive di documenti. Una volta inserite nei registri, possono dunque essere ritargate. Basterà produrre una dichiarazione che attesti lo stato di conservazione, dichiarazione che va a sostituire un atto notorio. Facciamo poi attenzione, poiché oltre ai famosi 30 anni di cui sopra, la nuova Legge di Stabilità ha previsto una lista di 340 modelli che possono essere considerati d’epoca.
I benefici dell’auto d’epoca
Quando dunque un’auto è etichettata come d’epoca, una volta inserita all’interno dei Registri ASI (e dunque deve essere in perfetto stato di conservazione), può usufruire di alcuni vantaggi, come il bollo e l’assicurazione ridotti. Il primo, va pagato solo se si circola e va in base alle Regioni, ma è una somma di poche decine di euro. Per l’assicurazione, c’è libero mercato, ma ogni compagnia assicurativa prevede delle tariffe dedicate.
Il discorso cambia per i mezzi di interesse storico, quelli tra i 20 ed i 29 anni. Lo “sconto”, è del 50%, e considerando che parliamo di Euro 0, non c’è da stare allegrissimi. In ogni caso, le Regioni hanno potere decisionale. La stessa cosa vale per le assicurazioni. Le polizze crescono leggermente rispetto alle auto d’epoca, ma non raggiungono i livelli delle auto moderne.
Auto d’epoca: quando va fatta la revisione?
La revisione, allo stato attuale delle cose, resta la medesima anche per le auto d’epoca. Si procede dunque ogni due anni, anche se i Registri storici stanno lavorando per farla fare ogni quattro anni. Visto che parliamo di regole, sappiate che le regole per la circolazione sono differenti. Su un’auto d’epoca non è necessario indossare le cinture di sicurezza, se essa non possiede gli attacchi. Ancora, si può fare a meno di circolare con le luci di posizione accese fuori dai centri abitati. Quanto alle ZTL, essendo Euro 0, non possono circolare, esattamente come le Euro 0 più moderne.
Se volete altre informazioni su come fare l’assicurazione per un auto d’epoca, vi consigliamo di leggere l’approfondimento di ComparaSemplice.it (Assicurazione auto d’epoca, preventivo online per risparmiare nel segno della qualità).
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