Attestato di rischio: cos'è, a cosa serve e dove si trova

Tutto quello che c'è da sapere sull'ATR

Benvenuti alla nostra guida completa sull'Attestato di Rischio (ATR), un documento fondamentale quando si tratta di acquistare un'assicurazione per il vostro veicolo. Siamo qui per fornirvi tutte le informazioni necessarie per capire a fondo l'importanza di questo documento e come influisce sul calcolo del preventivo assicurativo per la vostra auto o moto.

Che cos'è l'Attestato di Rischio?

L'Attestato di Rischio è un documento che fornisce uno sguardo approfondito sulla storia assicurativa del vostro veicolo. Esso contiene informazioni rilevanti per il calcolo del preventivo, come ad esempio il numero di sinistri accaduti negli ultimi 10 anni e la Classe di Merito (CU) attribuita al veicolo. Si tratta di una sorta di carta di identità dell'intestatario del veicolo redatta direttamente dalle compagnie assicurative e che consente di poter ricostruire la storia assicurativa dell'assicurato. Sulla base di questo documento, la società con cui si decide di stipulare un contratto può arrivare a stabilire l’importo che l'assicurato deve pagare ogni anno.

A cosa serve l'Attestato di Rischio?

L'Attestato di Rischio è necessario per l'acquisto di un'assicurazione auto o di una assicurazione moto. La funzione dell'ATR è quella di valutare la sinistrosità di un assicurato e da qui poter effettuare il calcolo del preventivo e stabilire il premio assicurativo che deve essere corrisposto dall'assicurato. Le informazioni presenti nell'ATR sono univoche e ufficiali, poiché vengono elaborate tramite la banca dati di ANIA, l'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Questo significa che l'Attestato di Rischio è valido per tutte le compagnie assicurative, permettendovi di confrontare diverse offerte basate sugli stessi dati ufficiali.

Come Leggere l'Attestato di Rischio e quali informazioni contiene

Nel caso in cui si stia per sottoscrivere un contratto con una nuova compagnia o desideri semplicemente chiedere un preventivo in cerca di qualcosa di più vantaggioso non è necessario avere con te l’attestato di rischio. In una situazione come questa, infatti, spetta all’assicuratore richiederlo attraverso la banca dati ANIA. Renderlo digitale ha inoltre portato a rendere impossibile che il documento possa essere contraffatto. È infatti l’IVASS a gestire il database e a verificare che ogni dato riportato sia corretto. I meno esperti potrebbero pensare che interpretare quanto scritto possa essere difficile, ma in realtà non è così. Per rendere tutto più immediato, infatti, il certificato è stato suddiviso in due parti. 

Nella prima parte è possibile trovare tutti i dati del contraente della polizza, della vettura da assicurare e della polizza.

Nella seconda, invece, è presente una tabella in cui vengono indicati gli incidenti che si sono avuti negli anni precedenti. Qui si precisa anche se siano stati pagati con responsabilità principale o paritaria, riservati a persone oppure a cose, oltre agli eventuali sinistri che possono essere avvenuti con concorso di colpa.

Tutte le informazioni presenti nell'ATR sono quindi:

  • Dati contraente e proprietario: nome, cognome, residenza/domicilio, codice fiscale
  • Dati del veicolo: targa, telaio, IUR (identificativo univoco di rischio)
  • Dati Polizza: codice identificativo della polizza, data di scadenza della polizza, termine del periodo di osservazione, classe di merito di provenienza e assegnazione
  • Sinistrosità Pregressa: lo storico dei sinistri degli ultimi 10 anni con colpa e quelli con responsabilità paritaria

I Sinistri Riportati nell'Attestato di Rischio

L'ATR ha subito diverse modifiche nella sezione dei sinistri negli ultimi anni. Se prima lo storico era limitato agli ultimi 5 anni, a partire dal 2019 il pregresso dei sinistri è stato esteso fino agli ultimi 10 anni. È doveroso sottolineare che sull'Attestato di Rischio non vengono riportati tutti gli incidenti in cui il vostro veicolo è stato coinvolto, ma solo quelli di cui siete stati responsabili. In particolare, vengono riportati i seguenti tipi di sinistri:

  • Sinistri con responsabilità principale: comprende i casi in cui la colpa del sinistro è attribuita unicamente al vostro veicolo.
  • Sinistri con responsabilità paritaria superiore al 51%: in questi casi la colpa del sinistro è condivisa con altri veicoli coinvolti, ma è attribuita in maggioranza al vostro veicolo.

Inoltre, dal 2018, l'Attestato di rischio è diventato dinamico ovvero al suo interno, è possibile recuperare le informazioni relative ai sinistri che sono stati denunciati in ritardo rispetto a quando sono avvenuti.

Questo rappresenta un vantaggio per le compagnie assicurative, che hanno la possibilità di avere un quadro più completo e aggiornato della storia del proprio cliente o aspirante tale. Farla franca ed evitare l’incremento del premio è ora praticamente quasi impossibile. In passato, infatti, tanti automobilisti decidevano di segnalare di avere avuto un incidente a distanza di diversi mesi: questo portava la compagnia a effettuare il pagamento negli ultimi 60 giorni o dopo la sua scadenza. A quel punto si arrivava a cambiare compagnia in modo tale da evitare che il fatto venisse riportato sull’ATR

La Classe di Merito e il Bonus Malus

L'Attestato di Rischio riporta anche lo storico della Classe di Merito, che rappresenta il valore universale assegnato al vostro veicolo e a voi come proprietari in base ai sinistri in cui siete stati coinvolti. Si basa sul sistema Bonus Malus, che prevede che chi provoca un sinistro durante l'annualità assicurativa riceve un "Malus" che peggiora la sua Classe di Merito e potrebbe comportare un aumento del premio assicurativo.

La Classe di Merito può variare da 1 a 18, dove un valore più basso rappresenta una valutazione migliore, mentre un valore più alto indica una valutazione peggiore. Un veicolo che non ha mai avuto una copertura assicurativa parte da un valore di 14.

Quanto dura l'Attestato di Rischio?

L'Attestato di Rischio ha una validità di 5 anni calcolata dalla data di scadenza dell’ultima polizza sottoscritta. La durata della validità rimane invariata anche nel caso in cui la polizza non venga rinnovata per questi casi:

  • Mancato utilizzo
  • Vendita
  • Furto
  • Demolizione
  • Esportazione all'estero

Dove si trova l'Attestato di Rischio?

Se desideri scaricare l'attestato di rischio il modo più veloce è controllare dall'area riservata della tua compagnia. L'ATR viene comunque messo a disposizione dell'assicurato 30 giorni prima della scadenza della polizza, solitamente con invio per mail. Qualora riscontrassi difficoltà con le due soluzioni appena viste, è possibile trovare l'attestato di rischio anche sul portale Consap.

Per poter scaricare l'attestato di rischio è richiesto solitamente di indicare il numero di targa o il numero di polizza. Di seguito i link rapidi dove richiedere l'attestato di rischio per le principali compagnie:

Si può assicurare un'auto senza attestato di rischio?

Ma è davvero possibile stipulare l’assicurazione auto senza essere in possesso dell’attestato di rischio elettronico? Anche se raro, ci sono situazioni in cui questo può avvenire. Vediamo insieme quali sono.

  • Neopatentati o primo contratto assicurativo: se non si hanno precedenti al volante non è ovviamente possibile avere un excursus storico della propria esperienza alla guida, quindi nemmeno un attestato di rischio. In questo caso si è costretti a partire dalla quattordicesima classe di merito, quella che comporta il premio assicurativo più elevato ed è per questo che solitamente ai ragazzi non viene intestata la polizza, ma si preferisce che sia uno dei genitori a farsene carico.
  • Assicurazione di un’auto già di proprietà: è il caso di una persona che ha acquistato da tempo una vettura, ma che non ha stipulato alcuna polizza per almeno cinque anni. Rientrano in questa categoria anche le persone che hanno preferito sottoscrivere solo RC auto temporanee (chi utilizza poco la vettura), che non prevedono classi di merito o chi non ha completato i pagamenti. In questo caso è inevitabile rassegnarsi all’idea di pagare una cifra che può essere alla portata di pochi, visto che si deve partire addirittura dalla diciottesima classe di merito.
  • Agevolazione prevista dalla Legge Bersani: in assenza dell’ATR è possibile usufruire dei vantaggi concessi dalla Legge Bersani sulle assicurazioni, che consente di assicurare una vettura per la prima volta con la classe di merito più favorevole di un familiare convivente. Il risparmio in una situazione come questa è possibile, ma non del tutto: sul suo primo attestato verrà infatti segnata la voce NA (Non Assicurato) riguardo gli anni precedenti l’acquisto del veicolo.

Attestato di Rischio in Formato Elettronico

A partire dal 2015, a seguito del processo di dematerializzazione dei documenti assicurativi l'IVASS ha stabilito che per le polizze auto in scadenza non è più previsto l’invio cartaceo dell’attestato di rischio. A partire dal 1 luglio 2015 all’atto della stipulazione di un nuovo contratto RC Auto, le compagnie di assicurazione acquisiscono l’attestato di rischio direttamente online in formato digitale attraverso l’accesso ad una banca dati elettronica sotto il controllo dell’IVASS stessa. A stabilire la nuova prassi è il Regolamento n. 9 IVASS del 19 maggio 2015. Per la precisione l’art. 7 comma 3 della normativa recita:

L’obbligo di consegna […] si considera assolto con la messa a disposizione dell’attestato di rischio nell’area riservata del sito web dell’impresa, attraverso la quale ciascun contraente può accedere alla propria posizione assicurativa […]. Le imprese, tuttavia, prevedono modalità di consegna telematica aggiuntive da attivarsi su richiesta del contraente”.

L'ATR è diventato così un documento elettronico costantemente aggiornato e facilmente consultabile.

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