Quando arriva la bolletta della luce: tutte le informazioni

di | 24-06-2019 | News Gas e Luce

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Quando arriva la bolletta della luce: tutte le informazioni
Confronta

Sapere quando arriva la bolletta della luce ha un’importanza tutt’altro che irrilevante: l’utente ha infatti la possibilità di programmare al meglio, sulla base delle varie scadenze, i pagamenti da versare per le utenze di casa e non farsi così trovare impreparati, oltre a evitare possibili spiacevoli ritardi. Una volta che ci si ritroverà tra le mani la fattura diventa inoltre necessario leggerla con particolare attenzione: ormai da qualche tempo tutto avviene all’insegna della trasparenza e si ha così l’opportunità di capire se si possa provare a fare qualcosa per risparmiare. Anche un eventuale cambio tariffa luce o gestore non devono essere esclusi a priori se questo può comportare un beneficio sul piano economico.

Sommario

Ogni quanto arriva la bolletta della luce – Tutte le indicazioni per non sbagliare

Ogni famiglia si ritrova a barcamenarsi con scadenze differenti dovute alle varie utenze della casa a cui è ovviamente fondamentale far fronte per non ritrovarsi con evidenti problemi di fornitura del servizio. Avere ben presente la periodicità di invio delle fatture è un aspetto da non sottovalutare proprio perché consente a ognuno di mettere in cantiere il denaro che sarà necessario per regolarizzare i conti. È però altrettanto fondamentale non dimenticare di mettere in atto alcune accortezze nel proprio modo di agire quotidiano per evitare di ritrovarsi con salassi inaspettati (clicca qui di seguito per conoscere quali sono gli errori da non compiere per non vedere lievitare i costi presenti nelle bollette di luce e gas).

Ormai da tempo anche per quanto riguarda il gestore della luce ogni utente può usufruire di tutti i vantaggi derivati dal mercato libero, che entrerà in vigore in via definitiva a partire dal 1° luglio 2020 (clicca qui per avere un quadro d’insieme delle conseguenze a cui puoi andare incontro se non dovessi metterti in regola entro tale data). È però indispensabile ricordare come non sia la scelta della società a cui affidarsi a regolare la cadenza di invio delle fatture.

La periodicità viene infatti stabilita a seconda del tipo di contratto di fornitura che viene sottoscritto. Chi si trova in regime di maggiore tutela si troverà in una situazione che potrà variare a seconda della potenza contrattuale impegnata. Ecco il quadro da tenere presente:

  • Clienti domestici: bimestrale;
  • Clienti non domestici connessi in bassa tensione e con potenza inferiore a 16,5 kW: bimestrale;
  • Clienti non domestici connessi in bassa tensione e con potenza superiore a 16,5 kW: mensile. La scelta è dettata dalla volontà di aiutare chi ha consumi più elevati come gli utenti business e i condomini per evitare di trovarsi di fronte a cifre decisamente elevate.

Chi invece ha già deciso di approfittare di tutte le agevolazioni rese possibili dal mercato libero (è possibile farlo fin da subito) troverà opportune indicazioni sull’accordo sottoscritto. In linea di massima, non si riscontrano comunque grandi differenze rispetto alla situazione della maggior tutela. Nella maggior parte dei casi, salvo particolari eccezioni che vengono comunque opportunamente indicate in fase preliminare, l’invio avviene sempre ogni due mesi.

Sempre meno stime e più consumi effettivi

Ormai da qualche tempo tutti i gestori invitano i rispettivi clienti e tenere il più possibile monitorati i consumi effettuati. Si tratta di un’indicazione davvero fondamentale proprio perché ridurrà le possibilità di ritrovarsi tra le mani con una fattura basata in via prevalente su una stima piuttosto che su quanta energia sia stata effettivamente consumata da chi vive in casa.

Chi è in possesso di un contatore monorario elettrico non telegestito (quindi non controllabile anche da lontano dalla compagnia) viene inoltre invitato a effettuare una lettura dei consumi ogni quattro mesi (fino a qualche anno fa il limite era pari a un anno). In caso di fallimento dell’operazione, spetterà all’azienda (il principio è valido anche per i gestori del gas) indicare le motivazioni che hanno portato al problema.

Un sistema di questo tipo ridurrà così le possibilità di fatture di conguaglio spedite al cliente per regolarizzare la situazione in cui siano riportate cifre pesanti per il bilancio familiare.

Bolletta arrivata in ritardo – Cosa fare per evitarlo e come rimediare

Tenere bene a mente le tempistiche di invio delle fatture può rivelarsi fondamentale per non andare incontro a disguidi che possono sicuramente rivelarsi piacevoli. Se una bolletta dovesse finire persa o dovesse essere, magari per errore, recapitata presso l’indirizzo sbagliato, il rischio più che concreto è quello ritrovarsi a saldare l’importo indicato oltre la data di scadenza. La conseguenza di vedere la cifra gonfiata con i relativi interessi di mora (più il tempo passa più il costo può aumentare) è dietro l’angolo.

Se si ha quindi la consapevolezza di essere vicini alla data prevista ci si può quindi muovere con largo anticipo e contattare quindi il fornitore per avere i chiarimenti necessari. Attenzione, però: se la persona con cui si comunica al call center arriva a rispondere di stare in attesa del documento cartaceo è bene non pensare di avere liquidato la situazione.

È comunque possibile sfruttare un metodo che può rivelarsi definitivo per evitare questo genere di inconvenienti. In linea generale, è consigliabile preferire come modalità di pagamento l’addebito diretto su conto corrente (tutte le tariffe web, che sono anche le più economiche, predisposte dai vari operatori prevedono questa scelta). Si tratta di una scelta da non sottovalutare e che può rivelarsi adeguata soprattutto per chi ha poco tempo da perdere, anche per impegni di lavoro, per effettuare il saldo dei conti. Il vantaggio può rivelarsi positivo anche sul piano economico: non mancano i gestori, infatti, che offrono uno sconto sul corrispettivo luce (o gas) per chi prende questa decisione (clicca qui di seguito per conoscere tutti gli aspetti positivi della domiciliazione bancaria per le bollette).

L’addebito con il RID rappresenta quindi la garanzia migliore per assicurarsi di essere sempre in regola con i pagamenti.

L’utente ha inoltre un’altra opzione da prendere in considerazione per far valere le proprie ragioni. È infatti possibile inviare al fornitore una lettera di messa in mora in cui si dimostra di non avere alcuna responsabilità nei pagamenti in ritardo e dove indicare anche un invio delle bollette arretrate. Nella missiva è necessario anche richiedere che non siano addebitati gli interessi di mora proprio perché il quadro che si è venuto a creare è indipendente dalla propria volontà.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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