Contatore luce, tutto ciò che c’è da sapere

La guida al contatore dell'energia elettrica

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Cos’è il contatore luce

Il contatore luce, o contatore di energia elettrica, è un dispositivo meccanico o elettronico tramite il quale viene utilizzata la corrente elettrica e si misura il consumo dell’energia di un’abitazione privata, di un’azienda o di un qualsiasi immobile. L’unità di misura dell’energia elettrica è il Kilowattora.

Sul contatore della luce sono presenti diverse informazioni utili per i clienti sia in fase di attivazione contrattuale che in fase di contratto in essere con una società di vendita.

Il contatore luce non è di proprietà del cliente finale bensì del distributore locale che eroga l’energia.

Tipi di contatore luce

Negli anni ’80 dell’Ottocento, con l’introduzione dell’uso commerciale dell’energia, divenne necessario per tutti i cittadini, intenti ad usufruire della corrente elettrica, dotarsi di un contatore luce, simile ai contatori gas già presenti all’epoca.

Sono stati realizzati diversi tipi di dispositivi da allora, fino ad arrivare ai due tipi di contatore che conosciamo oggi: il contatore luce meccanico ed il contatore luce elettronico, quest’ultimo il più diffuso.

Contatore luce meccanico

Seppur negli ultimi anni i distributori locali stanno provvedendo a sostituire tutti i contatori luce meccanici con quelli elettronici, questo vecchio modello di contatore (detto anche contatore tradizionale) è ancora diffuso in molte zone d’Italia. Il contatore luce tradizionale, per monitorare e quantificare i consumi, utilizza un disco metallico mosso dalla corrente ad una velocità proporzionale alla potenza impegnata. Il contatore registra i giri compiuti dal disco meccanico e li mostra indicando il consumo in kWh. Il contatore luce meccanico non misura il consumo suddividendolo per fasce orarie o singole ore e, per questo motivo, è chiaramente meno preciso del contatore elettronico. Inoltre, non è dotato del salvavita. Per questi motivi, i vecchi contatori luce meccanici sono e saranno tutti sostituiti dai più moderni e sicuri contatori elettronici.

Contatore luce elettronico

L’introduzione del contatore luce elettronico, oltre a rendere il dispositivo più moderno e sicuro, ha anche reso il cliente più consapevole e responsabile dei propri consumi. I contatori elettronici sono molto semplici e intuitivi: utilizzano, infatti, il sistema di telegestione che consente al cliente di gestire in autonomia molti aspetti della propria fornitura luce a cominciare dalla comunicazione e dalla lettura dei propri consumi, fino al rendere possibile molte operazioni da remoto come la riattivazione o la chiusura del contatore. Il sistema di telegestione permette, quindi, di svolgere a distanza molte funzioni che, un tempo, richiedevano interventi tecnici. Una gestione autonoma delle utenze ed una velocità di esecuzione delle pratiche permettono agli utenti di effettuare delle operazioni in autonomia inimmaginabili fino a qualche decennio fa.

Quali dati compaiono nel contatore luce?

Sul display del contatore luce elettronico compaiono diversi dati utili all’utente. Per visualizzarli è sufficiente premere il tasto posizionato solitamente alla destra del display fino a quando il contatore non restituisce il dato che interessa.

In sequenza, quindi, è possibile trovare le seguenti informazioni:

  • Numero cliente: è il codice più importante del contatore che non va divulgato all’esterno. È composto da 9 cifre ed è l’equivalente del codice POD.
  • Data e ora: il contatore ci restituisce la data e la fascia oraria in tempo reale.
  • Potenza istantanea: si tratta della potenza che stiamo utilizzando in quel preciso momento. Il dato si aggiorna ogni due minuti ed è utile per conoscere la potenza disponibile del contatore e decidere, di conseguenza, se mantenere la potenza predefinita o aumentarla.
  • Lettura prelievi: sul display compare la lettura dei consumi aggiornata nelle tre fasce orarie (A, A1, A2 e A3), presenti anche in bolletta come F1, F2, F3.
  • Lettura dei consumi e potenza: letture e potenza compaiono due volte. Infatti, i primi dati che compaiono fanno riferimento al periodo di fatturazione corrente mentre gli altri al periodo di fatturazione precedente.

Tramite tutti questi dati, ciascun utente può tenere sotto controllo in qualsiasi momento i propri consumi e può risalire anche ai consumi del periodo precedente (utili in caso di richieste di ricalcolo in bolletta al fornitore della luce).

A cosa servono i tasti del contatore luce?

Il tasto alla destra del display, come scritto in precedenza, restituisce i dati della fornitura. Sul contatore luce, solitamente a sinistra, compaiono due luci a led rosse che segnalano il consumo di energia in quel preciso istante. Le luci possono lampeggiare o rimanere fisse: se le luci lampeggiano, significa che il contatore in quel momento sta erogando energia e, di conseguenza, avviene un consumo di elettricità.

  • La spia rossa lampeggiante, quindi, indica che in quel momento c’è un consumo di energia.
  • La spia rossa accesa e fissa indica, invece, che il contatore non eroga energia da almeno 20 minuti.

In questo articolo si elencano tutti i dettagli e le funzioni delle spie rosse del contatore di E-Distribuzione, il distributore locale più diffuso in Italia.

Dove trovare il codice POD sul contatore luce

Il codice POD è l’identificativo univoco dell’utenza: viene richiesto per tutte le operazioni da attuare sul contatore e, in generale, sulla fornitura luce. È il codice più importante della fornitura e, per questo motivo, è fondamentale non comunicarlo all’esterno se non per eseguire delle operazioni come cambio gestore, aumento della potenza, disattivazione della fornitura, ecc.

Il codice POD non cambia mai, almeno che non venga sostituito il contatore. Inoltre, si trova su tutte le bollette della luce, indipendentemente dal gestore: è un codice alfanumerico che inizia con la sigla IT.

È possibile ricavare il codice POD anche dal contatore della luce. Può capitare, infatti, soprattutto quando si entra in una casa nuova, di non avere a disposizione una fattura dell’inquilino precedente. Per questo motivo, per effettuare una voltura o un subentro, dobbiamo ricavare il codice POD direttamente dal contatore della luce. Come è stato scritto in precedenza, in questo caso, è sufficiente premere il tasto alla destra del display: comparirà, a quel punto, un numero cliente di 9 cifre: quello è il codice POD della fornitura luce.

Nella stragrande maggioranza dei casi, il numero cliente è composto da queste 9 cifre in quanto i contatori sono per la maggior parte di E-Distribuzione, il distributore locale più diffuso in Italia.

Il numero cliente che troviamo scritto sul display del contatore luce non va in alcun modo confuso con il codice cliente che troviamo in bolletta. Il numero cliente (o codice POD) del contatore non cambia, il codice cliente della fattura cambia a seconda del gestore.

Può capitare che, premendo il tasto alla destra del display del contatore, compaia integralmente il codice POD di 14 cifre totali. È ciò che avviene quando il distributore locale, proprietario del contatore della luce, non è E-Distribuzione come nelle città di Roma, Milano, Torino, Parma, Sanremo ed altre ancora nelle quali ci sono altri distributori locali (Areti, Ireti, Unareti e via dicendo).

Come avviene la lettura sul contatore luce

Tra i vari dati che ci restituisce il display del contatore luce, compare anche la lettura del contatore luce, che dipende dal tipo di contatore presente:

  • In caso di contatore elettronico, la lettura è automatica e viene rilevata da remoto dal fornitore di riferimento. Se dovessero risultare dei consumi anomali, l’utente potrà comunque effettuare l’autolettura della luce, chiedendo eventualmente un ricalcolo della fattura al fornitore di riferimento.
  • In caso di contatore tradizionale meccanico, la lettura è molto semplice: basterà comunicare al fornitore, nel periodo indicato solitamente nella prima pagina della bolletta, le cifre che compaiono in modo automatico sul display, senza premere alcun tasto.

Cosa fare con il contatore luce quando si cambia casa

Quando si cambia casa, tra le tante cose alle quali pensare ci sono sicuramente le utenze. Innanzitutto, occorre chiarire subito se il contatore va disattivato o lasciato attivo per permettere al nuovo inquilino di effettuare la voltura. Allo stesso tempo, ci si deve occupare anche delle utenze nella nuova casa.

Come riattivare un contatore luce

Quando si cambia casa, prima di entrare nella nuova abitazione, bisogna subito verificare se le utenze sono attive o meno per capire se è necessario effettuare una voltura o un subentro.

In caso di contatore attivo, sarà sufficiente effettuare una voltura. Qualora, al contrario, il contatore sia stato disattivato dal precedente inquilino, ci troviamo dinanzi ad un subentro. Per riattivare l’energia è necessario procurarsi il numero cliente dal contatore o il codice POD da una vecchia bolletta e contattare un fornitore di luce chiedendo la riattivazione dell’utenza. La riattivazione avverrà entro 5 giorni lavorativi.

Come disattivare un contatore luce

Quando si lascia una casa e non si conoscono le tempistiche di arrivo di un eventuale nuovo inquilino, è consigliato disattivare l’utenza per evitare di continuare a consumare energia, pagando poi successivamente i consumi. Per disattivare l’utenza è sufficiente contattare il proprio fornitore di luce e richiedere la disattivazione. Ormai quasi tutti i gestori permettono ai clienti di poter inoltrare la richiesta di chiusura del contatore luce tramite le App o le Aree Clienti dei fornitori stessi.

Cosa accade al contatore luce in caso di cambio gestore

La procedura di cambio gestore è una delle pratiche che è stata maggiormente semplificata nel tempo. Oltre ad essere gratuita, infatti, non prevede il cambio di contatore né tantomeno il cambio del codice POD dell’utenza. Il cambio da un fornitore ad un altro avviene senza alcuna interruzione dell’erogazione di energia elettrica, senza alcun intervento sul contatore e senza alcuna rimozione dello stesso. L’unico aspetto che varierà, quindi, è il gestore.

Chi contattare in caso di guasto al contatore luce

In caso di mancata erogazione di energia da parte del contatore luce è necessario comprendere bene la natura della problematica. Se avviene, per esempio, un calo di potenza il problema potrebbe dipendere dall’utente o dal gestore. È il caso, quindi, di chiamare il fornitore e domandare se risultano delle fatture non pagate o se risulta qualche altro tipo di problematica sulla fornitura.

Se, invece, non risultano fatture pendenti, il guasto al contatore luce potrebbe dipendere da alcuni lavori nelle vicinanze o da un problema del contatore stesso nell’erogare energia. L’unica soluzione, in questi casi, è contattare il distributore locale. Il numero del pronto intervento guasti è segnalato in tutte le fatture ed è ben visibile anche sul contatore.

Come fare per spostare il contatore luce

Per spostare il contatore della luce è possibile contattare il fornitore o il distributore locale, a seconda dei casi.

  • La società di vendita va contattata quando è in corso un regolare di fornitura. In questo caso, se si necessita di spostare il contatore della luce, l’utente dovrà contattare il proprio fornitore che, a sua volta, girerà la pratica al distributore locale che contatterà successivamente il cliente per l’appuntamento per un sopralluogo.
  • Il distributore locale, invece, va contattato quando il contatore è spento e non si ha ancora alcun contratto con una società di vendita. In questo caso, l’utente dovrà contattare direttamente il distributore locale con il quale prenderà poi appuntamento per svolgere la pratica.

È possibile sostituire un contatore della luce?

Il contatore della luce deve essere sostituito per legge qualora si tratti di un contatore meccanico dì vecchia data. In questo caso l’utente:

  • Non può opporsi al cambio del vecchio contatore.
  • Non dovrà pagare alcuna cifra per la sostituzione e viene avvisato mediante una comunicazione da parte del distributore locale.
  • Non è necessaria la sua presenza, almeno che il contatore non si trovi all’interno dell’abitazione.

Se il contatore della luce è elettronico e di nuova generazione ma il cliente, a causa di un guasto o per altri motivi, intende sostituirlo, dovrà richiedere l’intervento al distributore di zona che valuterà gli eventuali danni. In questo caso:

  • Se il danno viene accertato da parte del distributore di zona, il cliente non pagherà la sostituzione del contatore.
  • Se il distributore di zona non rileva alcun danno, il cliente può comunque richiedere una verifica dell’impianto. Il costo, in questo caso, è di circa 50€. Ad ogni modo, verrà inviato un preventivo al cliente, il quale potrà anche decidere di non procedere con la richiesta di verifica dell’impianto.

FAQ sul Contatore della Luce

Come effettuare la lettura del contatore della luce di Acea?

Fare l’autolettura permette al consumatore di avere in bolletta una lettura reale dei consumi, anziché stimata. Per effettuare l'autolettura su contatore Acea, basta seguire la nostra guida.

Cos'è un contatore 2G?

I contatori 2G (di seconda generazione), conosciuti anche come “open meter“, sono pensati per favorire l’efficienza energetica e consentono di avere un'analisi accurata dei consumi, compresa la possibilità di capire come le abitudini siano cambiate nel corso del tempo.

Come leggere il contatore Enel?

Saper leggere il contatore Enel è fondamentale per comunicare l’autolettura al gestore. Si tratta di un’operazione semplice grazie alla nostra guida sul tema.

Come spostare il contatore Enel?

Lo spostamento del contatore è un'operazione che può richiedere una tempistica che va dai 5 ai 50 giorni (a seconda della complessità dei lavori da effettuare). Per sapere come fare, leggi il nostro approfondimento.

Valutazione del nostro servizio di comparazione

Media: 4.8 su 5
Basata su 4080 recensioni cliente

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