Classe di merito: cos'è e come si calcola

Scopri come il calcolo della classe di merito influisce sul costo dell'assicurazione

Il costo relativo all’assicurazione RC auto è sicuramente una delle voci di spesa che pesa di più all’interno del bilancio delle famiglie italiane. Per questo motivo, la maggior parte degli automobilisti è alla costante ricerca di offerte e promozioni sulle assicurazioni auto che permettano di risparmiare, alla fine dell’anno, qualche euro in più. L’importo del premio che si paga alla propria RC auto è composto da diversi elementi, il più importante dei quali è costituito dalla classe di merito (anche detta classe di merito universale, abbreviata in CU). Se state pensando di cambiare assicurazione auto con l’obiettivo di tagliare i costi, conoscere la classe di merito di appartenenza è fondamentale dal momento che ogni compagnia assicuratrice applica, per ogni classe di merito, una tariffa diversa. Scopriamo insieme, nella guida che segue, cos’è, come si calcola e come conoscere la classe di merito a cui si appartiene.

Cos’è la classe di merito

La classe di merito è un punteggio numerico utilizzato dalle compagnie assicuratrici per valutare il tasso di rischio a cui va incontro l’azienda quando stipula una polizza auto con un automobilista. Si tratta, in sostanza, di un indicatore per determinare il grado di affidabilità, o meglio di pericolosità (o sinistrosità), del conducente di un veicolo assicurato. Ovviamente, più il conducente del veicolo sarà giovane e inesperto, più alta sarà la percentuale di rischio di incidente stradale e maggiore sarà l’importo del premio da pagare all’assicurazione. La classe di merito, quindi, serve a valutare il tasso di rischio di sinistro e a calcolare, di conseguenza, il costo dell’assicurazione auto, sulla base del sistema di bonus malus. Per avere un'idea di massima di quanto l'appartenenza ad una CU incide sui costi, possiamo affermare tranquillamente che un assicurato con la migliore classe bonus malus può pagare una cifra che è meno della metà rispetto ad un assicurato in classe base, che si assicura per la prima volta.

Come funziona la classe di merito

Come suggerisce il nome, le classi di merito universali sono uguali per tutte le compagnie assicurative, così come uguali sono le regole per stabilire l'aumento o la diminuzione della CU in caso di incidenti. Le classi di merito vanno dalla 1° (migliore) alla 18° (la peggiore) seguendo una scala che parte dalla categoria più economica a quella più costosa. Alcune compagnie hanno introdotto delle specie di classi aggiuntive, come la 1a per chi è in prima classe da più di 2 anni. Gli automobilisti che non hanno mai stipulato una polizza auto e che non possono beneficiare della Legge Bersani, al momento della stipula dell’RC auto partiranno sempre dalla 14° classe di merito (molto dipende anche dalle singole disposizioni delle compagnie, che potrebbero concedere una classe superiore al fine di "accaparrarsi" il cliente). La classe di merito bonus malus misura la sinistrosità dell'assicurato, ovvero la sua condotta su strada di anno in anno e prevede premi o penalizzazioni a seconda che abbia causato o meno dei sinistri. Il meccanismo di retrocessione o malus è piuttosto semplice: quando un assicurato provoca due incidenti, retrocede di 2 classi. Per ogni anno senza causare incidenti, l'assicurato beneficia di un bonus e sale di una classe. Importante sottolineare che non si applica il malus nel caso in cui il danno non sia stato effettivamente accertato.

Classe di merito Neopatentati

I neopatentati, ovvero coloro che hanno la patente da meno di 3 anni a prescindere dall'età anagrafica, sono equiparati a chi stipula l'assicurazione per la prima volta, pertanto sono obbligati a partire dalla classe di merito universale 14, fatta eccezione per la presenza di particolari promozioni della compagnia assicuratrice. La classe di partenza, unita alla giovane età nel caso di neopatentati al di sotto dei 25 anni, comporta un premio assicurativo più alto, a causa di un maggior rischio di risarcimento. Per poter andare incontro ai neopatentati la legge ha però previsto a partire dal 16 febbraio 2020, delle agevolazioni particolari, come la classe di merito familiare.

Classe di merito familiare

Con il Decreto Fiscale 2020 e l'introduzione della RC Familiare si è registrato un ampliamento del decreto Bersani, ossia la legge n. 40/2007 in tema di ereditarietà della classe di merito. Cosa significa? Significa che l'Rc Auto familiare consente di ereditare la classe di merito più vantaggiosa di un familiare o di un convivente e applicarla a tutti i veicoli utilizzati all'interno del nucleo familiare. Nel caso di un convivente occorre precisare che si parla di convivente stabile e che sarà necessario dimostrare di far parte della stessa famiglia, presentando una copia del certificato di Stato di Famiglia, richiedibile presso l'Anagrafe del proprio comune. Le novità introdotte dal Decreto Fiscale non si fermano però qui, ma prevedono anche:

  • possibilità di trasferire la classe di merito tra veicoli che appartengono a categorie diverse. Questo era vietato dalla legge Bersani che consentiva il trasferimento solo tra veicoli della stessa tipologia (auto con auto, moto con moto)
  • possibilità di ereditare la classe di merito sia in caso di acquisto di un nuovo veicolo, che in caso di rinnovo di una polizza esistente (a condizione che negli ultimi 5 anni non siano stati registrati sinistri con colpa)

Tabella Classe di merito in base ai sinistri

Ecco quindi qui di seguito la tabella delle classi di merito RC Auto e Moto che ogni automobilista dovrebbe tenere presente per farsi un’idea più precisa della situazione a cui può andare incontro:

Classe di Merito 0 Sinistri 1 sinistro 2 sinistri 3 sinistri 4 o più sinistri
1 1 3 6 9 12
2 1 4 7 10 13
3 2 5 8 11 14
4 3 6 9 12 15
5 4 7 10 13 16
6 5 8 11 14 17
7 6 9 12 15 18
8 7 10 13 16 18
9 8 11 14 17 1
10 9 12 15 18 18
11 10 13 16 18 18
12 11 14 17 18 18
13 12 15 18 18 18
14 13 16 18 18 18
15 14 17 18 18 18
16 15 18 18 18 18
17 16 18 18 18 18
18 17 18 18 18 18

A chi si riferisce la CU?

La classe di merito riguarda il proprietario del veicolo (l'intestatario), non il contraente della rc auto, che potrebbe essere una persona diversa come nel caso della madre che sottoscrive la polizza per il figlio.

Come si calcola la classe di merito

I fattori che concorrono al calcolo della classe di merito sono:

  • l’area geografica in cui si risiede;
  • l’età del conducente del veicolo assicurato;
  • il numero di anni trascorsi dal conseguimento della patente di guida;
  • il brand e il modello dell’auto assicurata;
  • la presenza di incidenti stradali e la loro gravità.

Come abbiamo anticipato all’inizio di questa guida, ogni compagnia assicuratrice assegna ad ogni classe un diverso tariffario. Di conseguenza, dal momento che ogni assicurazione utilizza un sistema di calcolo differente, quando un assicurato decide di cambiare fornitore, si trova davanti il problema di capire la classe di merito equivalente a quella di provenienza. Per questo motivo esiste la classe universale, conosciuta anche come CU. Si tratta di una classe univoca per tutte le compagnie assicuratrici che permette di passare facilmente da un’assicurazione all’altra conservando la stessa classe. Se avete deciso di cambiare polizza auto e vi state chiedendo come conoscere la vostra classe, è proprio alla CU che dovrete guardare. Non avete idea di dove trovarla? Niente paura perché nel prossimo paragrafo vi spieghiamo come sapere qual è la vostra classe di merito.

Come conoscere la classe di merito

Volete cambiare la vostra polizza auto per passare a un contratto RC auto più economico e vantaggioso ma non sapete a quale classe appartenete? Per sapere dove si trova la classe di merito di cui fate parte e, in questo modo, avere un’idea più chiara dei costi da dover valutare nei preventivi che andrete a esaminare, avete tre possibilità:

  • l’attestato di rischio;
  • il contratto di assicurazione stipulato con la vecchia assicurazione auto;
  • la targa dell'auto.

Come conoscere la classe di merito dall'attestato di rischio

L’attestato di rischio è un documento che tutte le compagnie assicuratrici sono obbligate a emettere due mesi prima della scadenza del contratto. A partire dal 1° Luglio 2015, come indicato dall’art. 134 del Decreto Legislativo n.209/2005, l’invio dell’attestato di rischio avviene in forma elettronica. Di conseguenza, se volete sapere a quale classe appartenete, è sufficiente collegarsi alla vostra assicurazione online, entrare nell’area riservata inserendo la vostra email e la vostra password e andare a leggervi i dettagli dell'attestato di rischio. Qui troverete una tabella riassuntiva di tutti gli incidenti commessi negli ultimi cinque anni, la classe di merito universale da cui provenite e la nuova classe assegnata nel caso in cui decideste di rinnovare il contratto di assicurazione. Nel caso in cui l’attestato di rischio non sia ancora stato emesso, potrete facilmente calcolare la classe andandovi a leggere il contratto di assicurazione.

La classe di merito nel contratto di assicurazione

Per risalire alla classe di merito senza attestato di rischio, una delle possibilità è quella di consultate il proprio contratto assicurativo. Nel contratto di assicurazione è possibile vedere quale classe universale vi è stata assegnata nell’anno di validità della polizza. Per calcolare la nuova classe che vi è stata assegnata, non dovrete fare altro che applicare la regola del bonus malus. Se non avete commesso nessun incidente stradale, la classe sarà scesa di un punto rispetto all’anno precedente. Se siete stati coinvolti in un sinistro stradale di cui siete responsabili e l’assicurazione ha liquidato il rimborso, la nuova classe di merito salirà di due classi inferiori. Non riuscite a recuperare il vostro contratto di assicurazione? Non riuscite a collegarvi al sito web della compagnia assicuratrice perché avete perso le vostre credenziali di accesso? Qualunque sia la vostra situazione, per sapere quale è la vostra nuova classe di merito, avete una terza possibilità: utilizzare il numero di targa del veicolo da assicurare.

Come risalire alla classe di merito dalla targa dell'auto

Per risalire alla classe di merito tramite il numero di targa dell'auto sarà sufficiente fare un preventivo su un comparatore come ComparaSemplice. Ecco i semplici passi da compiere per conoscere la classe di merito dalla targa:

  1. inserire il numero di targa del veicolo;
  2. inserire i dati demografici e l'area geografica di residenza;
  3. aggiungete le eventuali garanzie accessorie necessarie (es la polizza kasko, furto e incendio, la polizza cristalli...)

L’informazione relativa alla vostra classe verrà infatti presa dal database dell’ANIA, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, che viene aggiornato in tempo reale da tutte le compagnie assicuratrici. Chiedete subito un preventivo gratuito e senza impegno cliccando sul comparatore di tariffe di Comparasemplice.it. ComparaSemplice.it effettua il confronto gratuito delle offerte delle migliori assicurazioni auto online presenti sul mercato italiano. Prima.it, Linear, Quixa e Zurich Connect sono solo alcuni dei partner di ComparaSemplice.it a cui è possibile richiedere un preventivo. Per trovare la migliore polizza auto online, inserite nel nostro comparatore di tariffe qui sotto i vostri dati demografici e quelli del veicolo da assicurare, cliccate su "avanti" e procedete con la richiesta online.

Come mantenere la classe di merito

Una delle domande più frequenti da parte degli assicurati è se sia possibile conservare la classe di merito. Ci sono alcune casistiche previste dalla legge che consentono di mantenere la classe di merito. Ad esempio nel caso di sospensione della assicurazione o polizza non rinnovata, la classe di merito conserva la validità per 5 anni. Dato che la CU viene determinata dal comportamento del guidatore negli ultimi 5 anni e questo è registrato nell'attestato di rischio, va da sè che come stabilito dal decreto Bersani la durata sia fissata in 5 anni, superati i quali la classe di merito si perde in modo definitivo.

Un'altra casistica che consente la conservazione della classe di merito dell'assicurazione è il verificarsi di una delle seguenti condizioni:

  • permuta del veicolo con vendita del precedente
  • rottamazione
  • consegna in conto vendita
  • furto
  • acquisto di un secondo veicolo.

In caso di rottamazione e conto vendita sarà necessario avere una certificazione e una documentazione ufficiale; nel caso di furto invece farà fede la copia della denuncia di furto del veicolo e nello specifico il tempo di conservazione è di 1 anno a partire dalla data di denuncia.

Un terzo caso di mantenimento della CU è il cambio della polizza: cambiando compagnia rimane attivo il discorso dell'attestato di rischio, quindi a meno di particolari clausole contrattuali (es. ingresso in classe di merito superiore per neopatentati) la CU sarà invariata. L'attestato di rischio sarà inviato dalla vecchia compagnia alla nuova entro 30 giorni dalla scadenza della polizza.

E in caso di sinistro con colpa è possibile mantenere la cu? La risposta anche in questo caso è sì, ma dipende dal tipo di contratto stipulato. L'applicazione del malus può infatti essere evitata in caso di sinistro di lieve entità, a fronte della liquidazione dell'importo o in caso di bonus protetto. La clausola del bonus protetto consente infatti di evitare la perdita della classe di merito interna in caso di primo sinistro con colpa. Attenzione: si parla in questo caso di classe interna, non universale in quanto il meccanismo è valido solo se l'assicurato rimane con la stessa compagnia.

FAQ sulla Classe di Merito dell'Assicurazione

Quando si perde la classe di merito?

Di seguito, le cause più comuni che portano alla perdita della classe di merito assicurativa:

  1. Incidente stradale
  2. Mancato pagamento di una rata della polizza
  3. Dopo 5 anni dalla scadenza dell'ultima polizza

Come mantenere la classe di merito dopo un sinistro?

Grazie alla procedura della derubricazione del sinistro liquidato con risarcimento diretto, l'assicurato può mantenere la propria classe di merito

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